Maltempo: ‘ho temuto di morire, ma ora voglio tornare a Ostra’

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  • (ANSA) – OSTRA, 29 SET – “Ho tenuto di morire, ma il mio
    desiderio è di tornare a vivere a Pianello di Ostra quanto
    prima. Il governo e le istituzioni ci aiutino in tempi brevi a
    sistemare le nostre case distrutte dall’alluvione”: a parlare
    all’ANSA è Patrizia Signorello, pensionata delle Poste, scampata
    alla furia dell’acqua grazie alle sue doti di nuotatrice che le
    hanno permesso anche di salvare l’anziana cagnolina, Mela di 17
    anni.
        “È stata un’esperienza terribile – racconta al telefono -.
        Stavo preparando la cena quando l’acqua ha invaso la cucina. Il
    primo pensiero è stato quello di prendere in braccio Mela e mi
    sono sorretta a un cuscino che è rimasto gonfio e quindi
    galleggiava”. Quegli attimi interminabili ce li ha fissi in
    mente: “Con la faccia toccavo praticamente il soffitto e pregavo
    dio di lasciarci in vita a me e alla cagnolina”: Patrizia aveva
    ottenuto la residenza a Ostra appena due giorni prima
    l’alluvione: “Dopo aver vissuto 40 anni a Milano – spiega –
    avevo il desiderio di vivere in un luogo bello e tranquillo e
    così mi ero stabilita in questa piccola località, non distante
    dal mare”. “Mai avrei immaginato di trovarmi in questa
    situazione – racconta ancora Patrizia -. Ho perso tutto, in casa
    non si è salvato nulla e ora mi ritrovo ad abitare con la
    famiglia di mia figlia in Lombardia. Ma il mio desiderio – dice
    ancora – è di tornare nelle Marche e se c’è qualcuno che può
    mettermi a disposizione un’abitazione, a un prezzo di affitto
    ragionevole, ci torno immediatamente”. “Ovviamente – sottolinea
    – il mio obiettivo è tornare nella casetta di Pianello, ma
    voglio farlo in sicurezza”.
        Da qui l’appello al governo, alla Regione, al Comune: “Credo
    – dice la donna – di poter parlare anche a nome dei tanti
    cittadini che si ritrovano alluvionati, adesso occorrono
    interventi rapidi di sostegno. Abbiamo bisogno che le
    istituzioni ci aiutino economicamente a sistemare le nostre case
    e renderle di nuovo abitabili, ma soprattutto vogliamo tornarci
    a vivere in sicurezza e questo – sottolinea – presuppone che
    vengano fatti degli interventi risolutivi al fiume Misa e a
    tutta la rete idrogeologica del territorio”. (ANSA).
       


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