Maltempo: Parma e Ferrara allagate, 2 milioni di danni a Sestri Levante

Prosegue l’ondata di maltempo che si è abbattuta sull’Italia. Una bomba d’acqua ha allagato le strade di Ferrara, mentre a Parma gli allagamenti hanno costretto a chiudere un tratto di tangenziale. In Liguria il sindaco di Sestri Levante dichiara danni per 2 milioni. Condiretti: per l’agricoltura è una calamità. A Venezia un drone sta ispezionando il campanile di San Marco in cerca di eventuali danni.

Un’acquazzone eccezionale che ha allagato le strade di Ferrara. Secondo i dati Arpae resi noti dal sindaco Alan Fabbri, in due giorni è caduta la metà della pioggia di tutto il 2021. Dalle 8 alle 9, la stazione di Malborghetto ha segnato 46 millimetri d’acqua, mentre quella di San Bartolomeo 55. “Le aree verdi – dice il sindaco – mai state così provate dalla siccità, non sono riuscite a svolgere la tipica funzione di drenaggio e hanno scaricato ulteriormente la massa d’acqua sul sistema fognario, praticamente collassato, nonostante le ordinarie e straordinarie operazioni di pulizia effettuate in questi anni”.

A Parma, a causa dell’allagamento di alcuni sottopassi, è stato temporaneamente chiuso al traffico, in entrambe le direzioni, un tratto della Tangenziale Sud.

A Sestri Levante il maltempo ieri ha causato due milioni di euro di danni. “Con i tecnici del comune e gli assessori – spiega il sindaco Valentina Ghio – abbiamo compiuto un sopralluogo per una prima verifica dei danni subiti a scuole, parchi, casa di riposo, illuminazione e la stima è di oltre un milione di euro. Poi ci sono i privati dagli albergatori ai balneari, ai commercianti, alle centinaia di cittadini e turisti che hanno avuto le loro auto danneggiate. Quindi la cifra potrebbe raddoppiare”.

I Vigili del fuoco stanno compiendo stamani alcune verifiche al campanile di San Marco, alla base del quale ieri erano stati notati frammenti di mattoni dopo il fortunale che si è abbattuto nel pomeriggio in città. La Polizia Locale ha delimitato l’area per consentire il sopralluogo dei tecnici dei pompieri. Anche ieri, dopo la scoperta dei frammenti, l’area era stata isolata. Esclusi problemi statici al campanile, tra le ipotesi vi è quella che una delle pareti possa essere stata colpita da uno degli oggetti – sedie, tavolini, suppellettili – sollevati dal forte vento, e che qualche scheggia di mattone possa essere caduta a terra. Ieri sera, il Patriarcato di Venezia, dopo le verifiche tecniche compiute dalla Procuratoria di San Marco, aveva smentito la caduta di frammenti dal campanile a seguito degli eventi meteorologici.

A Venezia i Vigili del fuoco stanno compiendo – anche con l’uso di un drone – stamani alcune verifiche al campanile di San Marco, alla base del quale ieri erano stati notati frammenti di mattoni dopo il fortunale che si è abbattuto nel pomeriggio in città. La Polizia Locale ha delimitato l’area per consentire il sopralluogo dei tecnici dei pompieri. Anche ieri, dopo la scoperta dei frammenti, l’area era stata isolata. Esclusi problemi statici al campanile, tra le ipotesi vi è quella che una delle pareti possa essere stata colpita da uno degli oggetti – sedie, tavolini, suppellettili – sollevati dal forte vento, e che qualche scheggia di mattone possa essere caduta a terra. Ieri sera, il Patriarcato di Venezia, dopo le verifiche tecniche compiute dalla Procuratoria di San Marco, aveva smentito la caduta di frammenti dal campanile a seguito degli eventi meteorologici.

Nubifragi, nella notte scorsa, in molte zone della Toscana. Un violento temporale si è abbattuto su Arezzo e su tutto il territorio provinciale con grandine e forti raffiche di vento. Il temporale ha provocato allagamenti, distacco di tegole e sradicamento di piante con decine di chiamate ai vigili del fuoco. In Valtiberina distrutti interi campi di tabacco, in Valdichiana pesanti danni ancora da quantificare alle coltivazioni in particolare ai frutteti. Problemi anche nell’Empolese (in particolare nella zona della Valdelsa), nel Senese (a Siena lavori di messa in sicurezza degli alberi in viale Sardegna, importante arteria cittadina) e in alcune zone della provincia di Lucca: a Capannori (Lucca) si è registrata una grandinata con pezzi di ghiaccio fino a 4 centimetri di diametro. A Viareggio (Lucca), nella Pineta di Ponente, è caduto un albero.

Pioggia forte a Firenze, in particolare dopo le 23, proprio durante il deflusso dei tifosi dopo l’andata del playoff di Conference League Fiorentina-Twente. Si sono inoltre registrati alcuni allagamenti nei sottopassi Lotto Zero e Gentileschi e in via dell’Argingrosso: la protezione civile è in campo da ieri con 40 volontari impiegati con 18 squadre. Dal nubifragio di ieri mattina sono caduti in totale 30 millimetri di pioggia, concentrati in poche ore, con raffiche di vento fino a 90 km/h. Restano chiusi parchi e giardini pubblici recintati ed è sospesa la fermata Cascine della linea 1 della tramvia. Al momento si registrano temporali sparsi sul mare di fronte alla costa. Come precisato dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, su Telegram, “le riparazioni da parte dell’Enel sono andate avanti tutta la notte e su oltre 27mila utenze rimaste senza corrente, ne sono state riattivate 21500: gli operatori stanno intervenendo sulle rimanenti”. L’allerta gialla sulla Toscana rimane, per ora, fino alle 20 di oggi.

Coldiretti: per l’agricoltura è una calamità
Alberi abbattuti, serre divelte dal vento, campi sott’acqua per i nubifragi, le grandinate e le trombe d’aria che hanno colpito a macchia di leopardo le regioni del centro nord hanno provocato danni incalcolabili all’agricoltura. E’ quanto emerge dal primo bilancio della violenta ondata di maltempo effettuato dalla Coldiretti che chiede di verificare le condizioni per lo stato di calamità nelle zone agricole. A soffrire del violento cambiamento meteo – sottolinea – sono state principalmente le coltivazioni di stagione in un momento in cui è in corso la vendemmia e la raccolta di frutta e verdura estive ed in autunno inizierà quella delle olive. In Piemonte grandine e vento si sono abbattuti nella zona di Baraggia (Biella), Bellinzago e Caltignaga in provincia di Novara con danni sul riso mentre in Emilia nella zona di Parma violentissime grandinate hanno colpito Bedonia e Fontanellato, e nel Modenese il forte vento ha fatto cadere a terra una parte consistente delle pere abate con perdite fino al 50% in alcune aziende. Anche in Romagna nel Ferrarese è iniziata la conta dei danni a pere, mais mentre la furia del nubifragio ha distrutto serre e coltivazioni di angurie e sfondato tetti. In Liguria ingenti danni nel Tigullio compreso il primo entroterra dove sono state colpite le coltivazioni olivicole, viticole e orticole. A La Spezia ci sono danni alle strutture. In Toscana nella zona di Massa Carrara – spiega Coldiretti – sono stati colpiti vigneti, olive, pesche, pere e mele. Disperse anche decine di famiglie di api. Nel Lazio gravi danni che vanno da alberi di ulivo sradicati alle coperture delle serre divelte. In Friuli Venezia Giulia il maltempo ha colpito in particolare le province di Udine e Pordenone. La pioggia – conclude Coldiretti – era attesa per combattere la siccità ma per essere di sollievo deve durare a lungo, cadere in maniera costante e non troppo intensa. I forti temporali, soprattutto se accompagnati da grandine aumentano solo i danni.


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