Un’ondata di maltempo ha colpito l’Italia e sta sferzando in partticolar modo le regioni del Sud.
Banchine del Tevere chiuse nelle prossime ore a causa del maltempo. Lo ha deciso la Protezione Civile di Roma Capitale, per motivi di sicurezza, per un probabile innalzamento del livello del Tevere. A tutela delle persone, i responsabili delle eventuali manifestazioni temporanee e compagnie di navigazione dovranno sospendere ogni attività.
Stamani evacuate le zone a rischio idrogeologico sull’isola di Ischia dove l’allerta meteo arancione di oggi ha fatto attivare le procedure di sicurezza elaborate dopo l’alluvione del 26 novembre. A Casamicciola, dove secondo i dati aggiornati sono circa 400 i cittadini che vivono nelle zone non sicure in caso di forti piogge, l’allontanamento dalle case – disposto dal commissario prefettizio Simonetta Calcaterra a partire dalle 7 di stamattina – è iniziato già ieri sera quando 47 persone hanno lasciato le proprie abitazioni per recarsi negli hotel individuati dal comune mentre altri 33 vi si recheranno stamattina. Anche in questo caso saranno comunque numerosi i casamicciolesi che sceglieranno la sistemazione provvisoria autonoma, restando fino al cessato allarme presso parenti o amici.
Come per le precedenti evacuazioni la disposizione di allontanamento è stata comunicata telefonicamente dagli uffici comunali alle famiglie che vivono nella zone considerate a rischio ed è stato organizzato un servizio di bus navetta per condurre gli sfollati agli hotel, con capolinea in piazza Marina davanti alla sede del comune. Per gli abitanti delle zone a minor rischio è stato disposto di rimuovere i veicoli in sosta nelle strade pubbliche e consigliato di non spostarsi e non utilizzare scantinati e piani bassi delle case. Anche 90 abitanti di Ischia Porto dovranno allontanarsi dalle case: sono i cittadini di Monte Vezzi, altra zona isolana a rischio idrogeologico, per i quali il sindaco ha disposto l’allontanamento dalle case fino al cessato allarme predisponendo l’accoglienza presso strutture ricettive, anche se fino a stamattina nessuno si era avvalso di questa sistemazione temporanea.
Tempesta di vento a Napoli, crollano un albero e un’impalcatura
La Protezione Civile della Regione Campania ha prorogato fino alle ore 9 di giovedì 19 gennaio l’avviso di allerta meteo attualmente in vigore e inizialmente previsto fino a domattina. Fino alle ore 9 di domani, mercoledì 18 gennaio, il livello dell’allerta è Arancione su tutta la Campania. Dalle ore 9 di domani fino alla stessa ora di giovedì 19 il livello di allerta è Arancione su Piana campana, Napoli, isole, area vesuviana, Penisola sorrentino-amalfitana, Monti di Sarno e Monti Picentini, Tusciano e Alto Sele, Piana Sele e Cilento; livello Giallo sul resto della regione.
I venti da sud ovest molto forti che soffiano da questa notte nel golfo di Napoli stanno rendendo difficile la navigazione per Ischia e Procida. Sono sospesi tutti i collegamenti marittimi veloci e al momento sono confermate solo alcune corse effettuate dai traghetti.
Vento forte oltre i trenta nodi e onde oltre i quattro metri flagellano Capri e tutta la fascia costiera. Interrotti i collegamenti via mare: due i collegamenti con la terraferma garantiti alle prime ore del giorno, verso Napoli e ritorno, poi lo stop a partire dalle 9.30 in attesa che le condizioni meteo migliorino. Sono rimasti fermi in banchina, nei porti di partenza, aliscafi, catamarani e altri mezzi veloci.
Maltempo in Campania, protezione civile proroga l’allerta meteo
Isolate da due giorni le Isole Tremiti (Foggia). Il maltempo con forti raffiche di vento che ha interessato negli ultimi giorni il litorale, ha impedito anche oggi il collegamento via mare tra il porto di Termoli e le Diomedee. La motonave merci e passeggeri è rimasta in porto per il secondo giorno consecutivo. Il bollettino meteo-marino prevede vento di sud, sud-ovest a forza 6 e mare mosso.
Allagamenti e disagi per il maltempo nel Nuorese a causa delle forti raffiche di vento, che sta sfiorando i 50 km /h, e delle piogge. Basti pensare che sulle cime del Gennargentu sono caduti finora 70 millimetri piogge, mentre a Fonni e a Desulo si è arrivati sopra i 40 mm ma non sono stati segnalati danni. Un albero è, invece, caduto all’altezza del bivio per Mamoiada, sulla strada statale 389 tra Nuoro e Lanusei. E’ stato rimosso dal pronto intervento dei Vigili del fuoco mentre la Polizia stradale ha regolato il traffico. A Nuoro i pompieri sono intervenuti per un allagamento in una palestra di via Trieste e per un cornicione pericolante in via Istiritta. Interventi anche a Budoni e San Teodoro per la messa in sicurezza di strade con alberi pericolanti vicini. Nell’Oristanese, a monte Crispu a Bosa, è in corso un intervento dei Vigili del fuoco per recuperare un gregge di pecore rimasto isolato.
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Il maltempo sferza anche la Toscana meridionale e quella occidentale, arcipelago compreso. “A causa del mare agitato sono state sospese alcune corse dei traghetti di collegamento con le isole, la boa alla Gorgona ha registrato onde fino a 6 metri“, scrive sui social il presidente Eugenio Giani riferendo invece che nel Senese è “sotto osservazione il fiume Arbia a Monteroni dove ha superato il secondo livello di guardia a 5,50 metri. In corso interventi del nostro sistema di Protezione Civile e Vigili del Fuoco per allagamenti di strade e scantinati nella zona”. Personale del distaccamento di Montalcino dei pompieri sta intervenendo per inondazioni di negozi, cantine e strade a Monteroni dove l’Arbia scorre vicino alle case.
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Forti piogge hanno interessato Arezzo e provincia per tutta la mattinata. In particolare da segnalare esondazioni di fossi che hanno riversato acqua sulla regionale 71 nei pressi di Rigutino nel comune di Arezzo e sulla provinciale 327 nei pressi di Alberoro di Monte San Savino.
Il litorale romano è sferzato da una forte mareggiata con un’intensità che, riferiscono dei balneari, si avvicina a quella del 21 novembre scorso che provocò seri danni a diverse strutture sulla costa tra Ostia e Fregene. Vento forte in aumento ma anche onde di tre metri. “E’ una situazione con condizioni estrema criticità anche perchè il picco è previsto stanotte con onde fino a 3,5 metri”, riferisce un balneare di Fregene, che ha, tra l’altro, difeso le vetrate di una sua struttura veranda chiudendole con palanche. Diversi stabilimenti sono invasi dall’acqua. Vari i tratti di costa tra Ostia e Fregene dove, da tempo, sono visibili i segni dell’erosione, dei danni e dei detriti causati dalle ultime mareggiate ed i balneari non nascondono nuova preoccupazione. A Fregene il cantiere della barriera soffolta risulta momentaneamente sospeso da venerdi scorso: “Sono sopraggiunte informazioni non afferenti l’appalto in corso e l’impresa esecutrice, ma che hanno fatto sì che l’Amministrazione comunale ritenesse di dover interrogare la Prefettura per l’acquisizione di alcuni dati necessari a procedere”, il chiarimento del Comune di Fiumicino.
Il maltempo imperversa in Veneto con pioggia diffusa e qualche spolverata di neve in montagna. C’è attesa a Venezia per gli sviluppi dell’acqua alta prevista in la 100 cm. sul medio mare nella tarda serata di oggi ma in evoluzione per i giorni successivi. La probabilità di pioggia – secondo l’Agenzia regionale per l’ambiente del Veneto (Arpav) – nel complesso è medio-bassa (25-50%), per fenomeni da locali a temporaneamente sparsi e generalmente modesti. Il limite delle nevicate è sceso al fondovalle a cominciare dai 400-700 metri di quota ma con possibile ulteriore abbassamento fino alle colline pedemontane. Le precipitazioni nevose registrate nella notte vanno dai 2-5 centimetri fino ai 10 sulle cime dolomitiche. Le temperature minime sono al di sopra della media stagionale con Belluno 2 gradi, Verona 4, Treviso 6, Vicenza 6, Padova 6, Rovigo 6, Venezia 6. Gli sbalzi termici sconsigliano lo sci fuoripista in montagna, anche se il pericolo valanghe va da moderato ‘2’ a marcato ‘3’ su una scala fino a ‘5’. Il problema è che la neve portata dal vento che si accumula non è stabile rispetto al manto preesistente.
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