Brutto inizio d’anno per la famigliola di cani meticci, una mamma con sette cuccioli di un paio di mesi di vita, abbandonati presso una stazione ecologia a Castello di Serravalle, in territorio di Valsamoggia. Quando sono stati ritrovati, ieri mattina poco dopo le nove, erano in condizioni critiche, rinchiusi in una scatola di cartone ben chiusa, con poche prese d’aria.
A fare il triste ritrovamento una donna che si era fermata a depositare bottiglie di vetro presso la campana verde di via Apollinare, in località Pompilio. Insospettita dalla presenza della scatola dalla quale provenivano guaiti sommessi, la donna ha sollevato le ali dell’imballo e si è trovata di fronte alla scena della madre disposta a ciambella nello spazio ristrettissimo a proteggere dal freddo la numerosa cucciolata.
«Sono al limite dell’ipotermia, freddi e sfiniti e sono tanti», ha spiegato la donna nella telefonata rivolta alla Polizia municipale di Valsamoggia. Una pattuglia degli agenti ha raggiunto in poche decine di minuti il luogo del ritrovamento ed ha preso in custodia l’impegnativa famigliola che all’analisi dettagliata contava otto esemplari. Va ricordato che nella notte la temperatura in zona aveva raggiunto i 2-3 gradi sottozero, tanto che la campagna circostante era coperta da un bianco strato di ‘galaverna’.
Per una prima valutazione dello stato di salute della cucciolata sono intervenuti i medici-veterinari della facoltà di Veterinaria dell’Università di Modena, che dopo le operazioni di soccorso e di ristoro hanno visitato i cani trovandoli complessivamente in buona salute. Nessuno di essi però era microchippato e questo rende decisamente difficile risalire alla provenienza della sfortunata famigliola che le agenti della polizia municipale hanno provvisoriamente ribattezzato col nome di Biancaneve e i sette nani.
«La situazione purtroppo era questa: una mamma semiassiderata in una campagna bianca di gelo e sette cuccioli orfani di famiglia…», commentano al comando della municipale senza negare che la situazione ha coinvolto anche emotivamente gli agenti che sono comunque impegnati nelle indagini per arrivare a scoprire i responsabili del gesto.
«Chiediamo la collaborazione dei cittadini. Abbiamo qualche indizio e invitiamo le persone che hanno visto qualcosa che potrebbe essere utile alle indagini a fornirci le informazioni che ritengono utili ad individuare le responsabilità», aggiungono dal comando. L’abbandono potrebbe essere stato fatto nella notte o alle prime ore del mattino in un luogo che si trova a poca distanza dalla strada provinciale che congiunge Castelletto con Savignano.