
“Il Governo non affronta il tema del payback in manovra e mette a rischio il Sistema sanitario nazionale”. A dirlo, parlando addirittura di possibile “catastrofe sanitaria”, è Fifo Sanità (Federazione italiana fornitori ospedalieri aderente a Confcommercio Imprese per l’Italia), che, in una nota, ribadisce “il rischio concreto di un’imminente mancanza di dispositivi medici negli ospedali” e lancia l’allarme per l’intera tenuta del settore.
“La norma – spiega la Fifo – costringe le aziende fornitrici di dispositivi medici a pagare 2.1 miliardi di euro entro il 15 gennaio, comportando il conseguente fallimento di centinaia di Pmi che distribuiscono a tutti gli ospedali d’Italia dispositivi salvavita e altro materiale per il corretto svolgimento delle attività chirurgiche”.
“Siamo inorriditi – dichiara Massimo Riem, presidente di Fifo Sanità – per quello che potrà accadere se la norma non sarà superata. Stiamo parlando di una certezza, non una possibilità.
Mancheranno dispositivi medici come strumenti chirurgici e diagnostici. Chiediamo al Governo, che in queste ore sta lavorando alla manovra, di superare la norma o almeno garantirne la sospensione”.
“Abbiamo lavorato e lavoreremo, – prosegue Riem – per tutelare il futuro prossimo delle Pmi che rappresentiamo e, soprattutto, la tenuta dell’intero Sistema sanitario nazionale.
Il Governo ci dia ascolto per evitare un pericolo concreto ed incombente per la salute dei cittadini. Di fronte a questo rischio, la politica non può girarsi dall’altra parte”. (ANSA).
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