
Ok dell’Aula della Camera al rinvio del testo della Manovra in commissione. La richiesta è stata accolta 155 voti di scarto. La seduta riprenderà alle 20 Respinta la richiesta di Marco Grimaldi di Avs che chiedeva anche l’espunzione delle norme sulla caccia al cinghiale. Su questa richiesta i deputati del Terzo Polo si sono astenuti.
“Dopo la ripresa dell’Aula ci sarà la riunione della commissione Bilancio”, fa sapere Paolo Trancassini (FdI), uno dei relatori del provvedimento. Si profila però un dibattito sul tema. Le opposizioni puntano a riaprire in commissione l’esame, non solo per lo stralcio della norma senza coperture sui 450 milioni di euro ai Comuni approvata per errore, ma anche su altre misure, da quella sulla Carta Cultura Giovani a quella sulla caccia in città.
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Stralciare l’emendamento che stanzia 450 milioni per i Comuni e altre 44 correzioni di altrettanti emendamenti, in gran parte sempre per problemi di coperture. Sono i rilievi avanzati dalla Ragioneria sulle modifiche approvate alla manovra che tornerà quindi all’esame della commissione Bilancio della Camera.
Le nuove misure sulla Carta giovani e lo smart working finiscono nel mirino della Ragioneria dello Stato. Fra le 44 correzioni che i supertecnici chiedono di apportare in vista dell’approdo della manovra in Aula alla Camera spuntano anche queste due misure. Nel primo caso sotto la lente di ingrandimento finisce la modalità con cui sono scritte le coperture per il 2023, mentre nel secondo caso i dubbi riguardano il mondo della scuola e la sostituzione del personale scolastico a cui è concesso il lavoro agile.
Intanto sulla riforma del processo civile il governo gioca d’anticipo. Con un emendamento del Governo alla legge di Bilancio la parte delle norme civili contenute nella ‘riforma Cartabia’, entrerà in vigore non più il 30 giugno, ma il 28 febbraio.
“Mi pare che tra mille difficoltà, anche di rodaggio, con giorni complessi per la legge di bilancio e nonostante tutto quello che si può e dovrà migliorare, si può dire che rispetto a chi auspicava e prefigurava la partenza della nostra maggioranza e governo come una catastrofe, tutto il racconto fatto contro di noi sta tornando indietro come un boomerang”. Così secondo quanto si apprende, la presidente di Fratelli d’Italia e premier Giorgia Meloni ai suoi parlamentari che ha incontrato per lo scambio degli auguri.
“Sulla manovra purtroppo non ci sono più margini per Opzione Donna, speravo di riuscire a gestire questa fase, ma le varie coperture della Ragioneria ci hanno bloccato dal dare questa risposta. Abbiamo ancora qualcos’altro per poter cambiare nel decreto Mille Proroghe, stiamo lavorando, la nostra volontà è dare risposte se troviamo le coperture. È solo una questione di trovare le coperture per rinnovare Opzione Donna, il problema è pluriennale, servono 80 milioni nel 2023 poi aumenta a 250 milioni nel 2024″. Lo ha detto Claudio Durigon, sottosegretario al Lavoro e politiche sociali, a 24 Mattino su Radio 24. Durigon annuncia poi un decreto nella seconda metà di gennaio, che toccherà il reddito di cittadinanza, “ma anche tanti altri temi sul lavoro”.
“L’offerta congrua che abbiamo in mente prevede che qualsiasi persona, anche laureata, se gli offrono un posto anche di cameriere casomai vicino casa è giusto che la accetti, perché se uno prende dei soldi pubblici non credo che possa essere schizzinoso. Il criterio della territorialità resta anche perché una persona non può andare a Trieste per due giorni se è di Napoli, tranquillizzerei Conte”.
“Assolutamente sì”. Il vicepremiere e ministro degli Esteri Antonio Tajani risponde così ad una domanda, parlando con l’ANSA a margine della Conferenza degli Ambasiatori alla Farnesina, sul rispetto dei tempi per l’approvazione della manovra entro fine anno. “Gli attriti sono fisiologici e fanno parte del gioco”, ha aggiunto il ministro, ribadendo che il “voto favorevole ci sarà prima di fine anno”.
“Siamo stati eletti per questo”, è quanto si è limitato a dire il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti a chi gli chiedeva se la manovra finanziaria, in discussione alla Camera, è stata pensata per gli italiani. L’ha detto uscendo da Montecitorio e salendo in macchina.
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