Mar Rosso addio. Rotta su Brasile o Thailandia

brasileLE VACANZE dei riminesi? Meglio se economiche e vicine a casa. Preferibilmente in Europa o nel Sud Italia. Per Capodanno e Epifania le famiglie romagnole hanno troppa paura diviaggiare, non solo per colpa del terrorismo, ma anche per colpa del portafoglio… sempre più vuoto. Secondo gli agenti di viaggio di Rimini, le prenotazioni per queste festività sono state meno rispetto agli anni passati. E i pacchetti (che comprendono viaggio e volo) sono sempre meno richiesti. Per lo più si comprano voli. «I clienti sono diminuiti rispetto all’anno scorso – assicura Chiara di Sigismondo Viaggi – le prenotazioni sono in calo. È un dato di fatto. I riminesi non hanno tanto paura degli attentati, ma di spendere troppo. Chi parte lo fa dopo Capodanno, perchè sa che i prezzi sono ancora alti, tra Natale e i primi giorni del 2016. Chi viaggia ma ama il caldo, sceglie mete non troppo distanti, come le Canarie. Non vogliono fare viaggi troppo lunghi perché costano molto». New York e Maldive? Solo per pochi. Dubai e Zanzibar? Reggono, ma chi ha prenotato lo ha fatto per dopo l’Epifania dove i prezzi sono molto più bassi. «Reggono ancora le capitali europee – assicura Loretta di Adriatour – come Budapest, Vienna, Barcellona». «Ma si sceglie di andare solo per tre giorni – ribatte Lara di Coquillage – perchè così si risparmia un po’».
PER PARIGI e Bruxelles, invece, qualche agenzia viaggi ha addirittura registrato delle disdette di gruppo. «Sette ragazzi mi hanno chiamata proprio due giorni fa – dice Paola di Canoa Quebrada – perché erano diretti in Belgio ma hanno avuto troppa paura. La Farnesina però non ha dato indicazioni per queste festività su rischi, e le caparre non vengono ridate indietro. Si perde tutto se uno decide di non partire all’ultimo minuto. E’ un peccato». «L’Africa tutta è ormai esclusa dalla geografia turistica – afferma Andrea di Tartaruga – Quelli che viaggiano sono sempre meno, ma stanno molto più attenti al prezzo. Se vanno lontano scelgono solo Thailandia e Brasile. Poca spesa e massima resa». E poi ci sono quelli che hanno deciso di restare a casa. «Non è la paura del terrorismo – confidano gli agenti di viaggio – ma del terrorismo fiscale. C’è chi oggi la tracciabilità del contante proprio non la sopporta…».

Resto del Carlino