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(ANSA) – ROMA, 26 NOV – Ospite dei microfoni di ‘Good Morning
Britain’, programma dell’emittente Itv, Paul Gascoigne ricorda
quel giorno di 28 anni fa (10 novembre 1992) in cui la Lazio, di
cui Gazza era la stella, volò a Siviglia per giocare
un’amichevole contro la squadra andalusa che da poco aveva
ingaggiato Diego Maradona, al ritorno dopo la squalifica per
doping. Pur di esserci, Gascoigne rientrò con un volo privato da
Parigi, dove si trovava, perché voleva assolutamente ‘festeggiare’ Diego.
In campo l’inglese illuminò la sfida segnando, al 38′, un gol
d’autore, quello dell’1-1, dopo aver conquistato palla fuori
dall’area e aver saltato quattro avversari in slalom per poi
battete Unzué (sostituito, nel corso del match, dal dodicesimo
Monchi). “Lui era al Siviglia e io alla Lazio. Prima della
partita lo incontro nel tunnel – ricorda Gascoigne – e gli dico ‘Diego sono alticcio’ e lui mi risponde ‘Va tutto bene Gazza, lo
sono anche io’. Ridemmo, andammo in campo e dopo aver saltato
quattro giocatori io riuscii a segnare. A quel punto andai da
Diego e gli dissi ‘Battimi’. Credo di aver detto la cosa
sbagliata perché poi lui, pur non segnando, fece delle cose
incredibili”. “Tutto questo dialogo si svolse in italiano perché
lui non parlava inglese e neanche io!”, è la battuta finale di
Gazza. (ANSA).
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