
(ANSA) – ROMA, 27 NOV – In serie A Arthur Antunes Coimbra
(per tutti Zico) e Diego Maradona hanno condiviso la stagione
1984-’85. Ed il brasiliano, allora stella dell’Udinese, parlando
a Sky ha fatto un tuffo nei ricordi. “Tanta gente voleva
instaurare una rivalità tra me, Maradona o Platini, anche per
via dell’antagonismo tra Brasile e Argentina, ma io non mi sono
mai preoccupato di questa cosa – ha detto – Io credo che ognuno
di noi ha quello che merita”.
L’ultima partita di Zico in bianconero fu proprio contro il
Napoli di Maradona. E l’argentino segnò il gol del definitivo
2-2 con un tocco di mano. Il brasiliano si lamentò
dell’arbitraggio in un’intervista post partita che gli costò
cara. “Ho subito quattro partite di squalifica in
quell’occasione, è stata la mia ultima partita in Italia – ha
ricordato l’ex trequartista – È difficile che un guardalinee dal
lato destro non veda che lui tocca con il pugno per fare gol,
sembrava un grande campione di pallavolo. Successivamente
scherzai tanto con Maradona sull’episodio. ‘Ti sei allenato bene
per fare la ‘mano de dios’ al Mondiale in Messico’ gli dissi”.
Zico ha raccontato un altro aneddoto su El Pibe per spiegare
il loro rapporto: “Ho avuto una grande amicizia con lui, è stato
sempre troppo generoso con le parole e con i fatti. Io organizzo
una partita di beneficenza alla fine dell’anno e il secondo anno
Diego è venuto e ha dato prova di grande generosità. Dopo il
match l’ho portato a casa mia per fare una cena. Ad un certo
punto, mentre io ero assente, mio figlio gli ha fatto vedere i
trofei che avevo conquistato in carriera e lui si è emozionato
tanto. Veniva da un momento difficile. Non so se i suoi trofei
li aveva ancora, li aveva regalati o cos’altro. Quella sera ha
dato un forte abbraccio a mio figlio e gli ha detto ‘ricordati
per sempre che questo è quello che tuo padre ha regalato a te e
a gli altri figli’. Lui piangeva, è stato un momento
indimenticabile e di generosità verso mio figlio”. (ANSA).
—
Fonte originale: Leggi ora la fonte