MARCHE. CONSORZIO DI BONIFICA UNA TASSA CHE NON STA IN PIEDI …. di Roberto Zaffini

manutenzione canale ruspa-2CONSORZIO DI BONIFICA UNA TASSA CHE NON STA IN PIEDI

La tassazione creativa non ha limiti, ma siccome il detto popolare definisce i contadini “scarpe grosse cervello fino” questi certamente non ci stanno a fare la parte dei fessi.

Come si può accettare una tassa specifica per far fronte alle spese di manutenzionegestione custodia delle opere e degli impianti irrigui, nonché per sostenere il funzionamento dell’Ente stesso, quando non esiste corrispondenza in nessun altro settore?

L’acqua cade ovunque e dovunque fa danni, esiste forse una tassa specifica ed un consorzio per la manutenzione delle strade? Una tassa ed un consorzio per la manutenzione delle spiagge? Una tassa per la bonifica dall’inquinamento quando non si trova chi ha inquinato? No! Tutte queste sono opere pubbliche che ricadono nella fiscalità generale, (IRPEF, IMU), perché la prevenzione e protezione dai danni e l’incolumità è un dovere dello Stato o di organi di esso. Allora questa iniziativa del Consorzio di Bonifica va abbattuta subito perché potrebbe essere l’apripista ad una infinita creazioni di consorzi e tassazioni “ad hoc” come se non ne avessimo già abbastanza..

La questione presenta anche ampi margini di incostituzionalità come dagli art. 3 e 53, sulla uguaglianza dei cittadini e la progressività fiscale, ma è da respingere sia la retroattività e i benefici che si ottengono. Sui benefici poi ci sono numerosissime sentenze dei TAR che stabiliscono che il beneficio ottenuto dalla tassa deve essere provato in maniera evidente. Se infine consideriamo che i costi fissi superano di gran lunga il costo delle tariffe non si può non avere il sospetto che tutto serva per ripianare le fallimentari e clientelari gestioni dopo l’unificazione del 2013 dei tre consorzi esistenti. La Regione ed il Consorzio sono avvertiti, sono già pronti numerosi ricorsi per non pagare questa tassa ingiusta.

Roberto Zaffini