Marco Lombardi, Forza Italia: ”Mi candido a governatore dell’Emilia Romagna”

Rn,26/02/05:lombardi marco©Riccardo Gallini_GRPhotoDAVANTI alle sfide, anche a quelle più difficili, non si è mai tirato indietro. E anche questa volta è pronto a metterci la faccia. Questa volta Marco Lombardi alza ancora l’asticella e scende in campo per la poltrona di presidente della Regione. Una candidatura che è già stata presentata al presidente regionale di Forza Italia, Massimo Palmizio. «Gli ho detto che sono disponibile anche a partecipare a qualsiasi tipo di selezione interna o di coalizione — spiega Lombardi, che non usa la parola primarie perchè invisa a Berlusconi — Se vogliamo approfittare del particolare momento che il Pd sta attraversando ed offrire ai cittadini ed alle imprese dell’Emilia Romagna così provati da questa perdurante crisi economica, una alternativa non velleitaria e distruttiva, ma credibile e costruttiva pur nel segno di un totale cambiamento rispetto al modello Errani, ritengo possa essere utile un’esperienza come la mia, maturata all’interno della Regione in queste tre legislature».
DA DIECI anni in viale Aldo Moro, Lombardi rifiuta l’etichetta di ‘vecchio’. «Preferisco definirmi esperto — scherza l’attuale presidente della commissione bilancio — I miei precedenti incarichi mi consentono di avere gli strumenti adatti per poter assicurare una gestione consapevole della macchina regionale senza subire passivamente le azioni di un’apparato tecnico che inevitabilmente, un personaggio esterno, rischierebbe di subire. È chiaro però che ogni ipotesi alternativa per essere credibile deve partire da una proposta programmatica ma anche politica robusta per cui è evidente che fondamentali saranno le alleanze che si riusciranno a mettere in campo e spero che a tal proposito prevalga una visione strategica 
sul futuro del centrodestra in Italia e non piccoli calcoli legati al mero contesto regionale». E proprio il tema delle alleanze resta il nodo più difficile da sbrogliare per il centrodestra. «Lo scoglio più grosso resta l’accordo con la Lega Nord —continua Lombardi — mentre il rapporto con il Nuovo centrodestra è decisamente più facile. A livello regionale c’è la stessa situazione di Rimini, con i grillini molto radicati. Ma sono convinto che mai come quest’anno ci sia la possibilità di far cadere la roccaforte rossa anche in Regione. L’effetto-Renzi che si è avuto alle Europee ci preoccupa, ma vediamo quanto durerà ancora. La sfida è difficile, ma io queste battaglie le ho sempre fatte». La candidatura di Lombardi per il dopo-Errani trova l’appoggio del collega azzurro Galeazzo Bignami. «Esprimo apprezzamento per la sua proposta di candidatura. Lombardi sa coniugare competenza e preparazione. Credo che il suo sia un nome che può andare a segno per tutti».