Il maltempo ha messo in ginocchio la costa romagnola, spazzata ieri da un’ondata di mare e vento che ha trasformato le spiagge in lagune e invaso i centri costieri. Dalla provincia di Ravenna fino a Rimini, la mareggiata ha colpito con una forza eccezionale, portando il livello del mare fino a 1,24 metri sopra la media e generando raffiche di oltre 80 chilometri orari.

L’acqua ha invaso stabilimenti balneari, strade litoranee e negozi affacciati sul mare. I danni più gravi si registrano a Milano Marittima, Cervia, Cesenatico, Gatteo a Mare, San Mauro Mare, Igea Marina, Viserba e Riccione. A Cervia, il circolo nautico Amici della Vela risulta tra le strutture più colpite, mentre nel Ravennate onde impetuose hanno travolto passerelle e cabine, lasciando dietro di sé una scia di sabbia e detriti.
A Cesenatico, i vigili del fuoco sono intervenuti per soccorrere una donna disabile rimasta intrappolata in uno stabilimento invaso dall’acqua. Intanto, i sindaci dei principali comuni costieri hanno richiesto alla popolazione di tenersi lontana da spiagge, pinete e zone a rischio per evitare incidenti.
I gestori balneari esprimono forte amarezza: sottolineano che l’autorizzazione comunale per l’innalzamento delle dune di protezione è arrivata solo il 6 ottobre, con cinque giorni di ritardo rispetto alla consuetudine del 1° ottobre, proprio alla vigilia della prima ondata di maltempo autunnale. Secondo molti operatori, questo ritardo avrebbe lasciato le spiagge prive di una difesa naturale cruciale.
Sul posto continuano le operazioni di sicurezza e monitoraggio da parte della Protezione civile, dei vigili del fuoco e delle forze dell’ordine, impegnati a fronteggiare gli effetti della mareggiata e a garantire assistenza alle aree colpite lungo tutta la Riviera Romagnola.