Marek: riceviamo e pubblichiamo l'ultima sua mail…guarda anche il video delle gemelline

 

RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO UNA MAIL ARRIVATA DA MAREK:

”L’ amore che nutro per i miei figli è infinito. Loro sono per me il tesoro più grande ed in ogni momento della mia vita, il cuore mi esplode di amore per i miei fanciulli. Neanche la lontananza ha potuto diminuire o cambiare quello che ho sempre voluto per loro – una famiglia unita. Non importa dove. Non è il luogo del benessere materiale, la ricchezza misurata in denaro che possono garantire la sopravvivenza del sano e felice rapporto tra il marito, la moglie ed i figli. Il benessere che garantisce la serenità ai bambini viene garantito dalla applicazione nella vita quotidiana dei sani principi che devono essere rispettati ed adorati da tutti i membri della famiglia. Devono sempre osservare fedelmente queste regole: il rispetto, la fedeltà, la generosità, l’amore incondizionato, capacità di perdono, la cosienza pulità, il sacrificio, l’interesse preminente dei figli in ogni situazione, altruismo. Quando si ama una persona queste cose vengono spontaneamente.

I bambini s’impara a conoscere ed a distinguere le loro attitudini, a comprendere quanto sono diversi, in cosa si somigliano, quali pregi e diffetti hanno. Hanno bisogno di tanto affetto. Mi risulta impossibile amare qualcun’altro allo stesso modo. L’amore vero è quello che continua, giorno dopo giorno. L’amore per i figli non deve conoscere ne rabbia ne rancore per nessun motivo. I bambini vanno trattati con pazienza quando sbagliano e se tirati su correttamente come del resto ci sono riuscito nonostante i mille impedimenti dall’esterno, non creano nemmeno un problema ne ai genitori ne agli altri. Proprio per questo i primi anni del loro sviluppo psico-fisico è di fondamentale importanza. Persino quando si trovano ancora nella pancia di una donna. I genitori si diventa non al momento della nascita del bambino ma al suo concepimento.

La mia esperienza da marito è durata dal concepimento alla nascita dei miei gemellini Ambra e Norbert. Non riesco ancora a capire il perché. A volte, credo, pur osservando i sani principi e valori umani, la separazione ci viene imposta contro la nostra volontà. La separazione da uno/a che tradisce non è tanto dolorosa. Quella più distruttiva è senz’altro – proprio dai propri figli.

Ho sempre desiderato avere più di un figlio. Essendo già a conoscenza che la mia moglie ha effettuato un aborto trigemellare nel suo passato, tenevo in considerazione che potevano venire al mondo più figli in una volta. Da quando abbiamo effettuato il test di gravidanza ero felice. Ero sempre presente alle numerose ecografie del feto effettuate durante la gravidanza di mia moglie. In verità ragionavo come se, i figli nella pancia, li avessi io. Durante la prima ecografia si è fatto notare solo uno dei bambini e quindi siamo rimasti convinti del fatto che fosse un figlio unico. Soltanto durante la seconda ecografia si è fatto notare un bimbo gemello. Ero estremamente felice. La mia moglie non era probabilmente preparata alla mia reazione tanto positiva.

Voglio sempre ricordarmi i primi momenti nei quali ho cominciato a comunicare con i bambini che si sviluppavano nella pancia. Li parlavo continuamente, li toccavo, li facevo ascoltare tanta musica. Ho conservato diverse riprese video di questi momenti, che rappresentano un bellissimo ricordo. Siccome sono tra l’altro un cuoco ed ho sempre approfondito le regole di sana e corretta alimentazione, elaborando spesso le varie diete, trattavo la moglie come se fosse la mia paziente. Mi ricordo tanti filetti di manzo, le insalatone,la pasta, i cereali, la frutta, i gelati. Sapevo che in un modo o nell’altro la vera sostanza di questo cibo di prima qualità andava per i nostri figli. Mi immagginavo che grandi colazioni, pranzi e cene si facevano là dentro nella pancia i nostri picioncini ed era sufficiente per farmi sorridere e stare bene. Potevo stare bene soltanto quando ero sicuro che la moglie stava bene. Ovviamente quando la moglie stava bene, stavano bene anche i nostri piccoli. E così il cerchio del nostro comune benessere si chiudeva. Mi ricordo le camminate sul lungomare di Rimini e di Riccione. Le giornate piene di sole e serenità. Ai bambini nella pancia il lento movimento faceva tanto bene. Parlavo e cantavo ai bambini, li accarezzavo e loro davano i calcetti, si spostavano. Non vedevano ora di uscire al mondo. Non potevano immagginarsi nemmeno che dopo la nascita li aspettava la vita piena di problemi. Poco prima della nascita dei bambini è arrivata la suocera dominicana. Iniziava il terrore. Quando un genitore trova un certo interesse nella separazione della famiglia e non quello dell’unione familiare, le vere vittime diventano prima di tutto i bambini, finendo troppo spesso come merce di scambio.

Il giorno della nascita dei nostri gemellini aspettavamo fino alle 5 del mattino. Per fortuna si trattava di un parto velocissimo. In pochi minuti i bambini s’erano affacciati al mondo nuovo. L’attesa della loro nascita ed in particolare gli ultimi minuti sono da non dimenticare mai. Ero il primo fuori da sala parto ad aspettarli e salutarli. Erano belli, sani e forti, ma il gemello Norbert dopo avere inghiottito il liquido amniotico doveva essere trasportato nel reparto di rianimazione neonatale di Rimini. Ricordo fino ad oggi la mia corsa dietro l’ambulanza. Ho pregato il Dio continuamente, affinche la salute del figlio non peggiorasse. In pratica ho vissuto in quei giorni tra due ospedali, tra Rimini e San Marino. Non potevo fare di più. Il resto di certo non dipendeva dalla volontà umana. Effettuavo alcune riprese video del figlio per mia moglie, che si trovava in un altro ospedale, per farle stare meglio. Io almeno potevo fare le carezze al mio Norbert , parlargli, farli sentire la mia vicinanza, visto che già avrebbe dovuto conoscere benissimo la mia voce. Proprio per questo ritengo che un padre debba stringere un bel rapporto con i propri figli quando gli stessi si trovano ancora nella pancia. Da lì che inizia un vero rapporto affettivo, che dopo la nascita si trasforma in una vera e propria sintonia, come è avvenuto tra me ed i miei figli. Ricordo le coliche di Norbert e tutte le notti per i primi 3 mesi fino al mattino stavo sveglio, coccolando prima uno e poi l’altro gemello, dandoli i biberon, cambiando i pannolini, facendoli rilassare con la musica, tenendoli a lungo tra le braccia, sussurrando a lungo i vari racconti. Tutto ciò che può fare una madre lo può fare benissimo anche un padre, specialmente quando viene escluso l’allattamento al seno per svariate ragioni. Proprio in quel occasione un padre non rappresenta una figura genitoriale di secondo piano, come alcune teorie pseudo scientifiche vorrebbero far credere. In queste occasioni, nelle famiglie dove un padre crea questo forte legame, risulta doloroso e distruttivo per i figli nel caso di una separazione forzata. Chi in queste occasioni afferma che i bambini debbano stare rigorosamente con la madre “affidataria”, allontanando il padre, non fanno esclusivo bene del bambino, come schematicamente viene affermato nelle aule dei tribunali da chi facilmente vuole ottenere un affidamento.

Pensando tutti i giorni ai miei figli gemelli sottratti e lontani, si potrebbe dire irraggiungibili, sento un forte dolore nel cuore, che non riesco più a trasmetterli tutta la positività che prima li stavo regalando continuamente. Rivedo spesso i brevi video che sono riuscito ad effettuare quando ancora stavamo uniti e mi consola il fatto che il tempo passato allora era il miglior investimento nel loro sano sviluppo, gioia, serenità, spensieratezza, armonia, intenso amore, etc. che hanno formato i bambini veramente speciali. Quello che sono riuscito a regalarli non riuscirà toglierli mai nessuno, specialmente a mia figlia Ambra, vissuta fino pochi mesi fa vicino a me, avendo imparato tantissime cose utili, nonostante la Sua età. Riuscivo sempre a percepire l’ammirazione di tutte le persone che abbiamo conosciuto, penso proprio, per quei motivi. Vivo sperando che riesco a riprendere al più presto il cammino che conduce i miei figli nel mondo del bene.

Da genitore non riesco a concepire quante volte l’incondizionato amore paterno provvoca nei giudici e nelle diverse assistenti sociali una irritazione, una reazione e posizione contraria a quella che forse dovrebbero assumere. Si sta parlando di esclusivo benessere del bambino, per essere ancora più esplicito – bisognerebbe garantire ai bambini la continua presenza di entrambi i genitori, nel caso tutti e due dichiarino la volonta di prendersi cura dei propri i figli, invece di sostenere la lotta di uno contro l’altro. Naturalmente i genitori responsabili fanno ogni sforzo per il bene dei figli. A volte anche compiendo tutti i sforzi per evitare i contrasti non è possibile sfuggire ad una separazione della famiglia, specie quando si tratta di una decissione gia presa e programmata da uno dei genitori per vari motivi, per es. economici, adulterio, tradimento ideologico, etc.

Il dott. Robert Coles, un famoso psichiatra, scrisse: “Dentro il bambino si sviluppa un senso morale. Io ritengo un dono di Dio il fatto che ci sia il bisogno di un ordine morale”. Chi deve soddisfare questo bisogno di una guida morale? Essere genitori responsabili significa accertarsi di soddisfare i bisogni dei figli, compreso il bisogno di istruzione spirituale e quello di amicizia intima con i genitori. Significa aiutare i bambini a diventare adulti responsabili, rispettosi e onesti che trattano il prossimo con benignità. Significa che ai bambini per loro sano sviluppo mentale servono i genitori che possiedono queste qualità.

Darei di tutto, per essere presente quotidianamente nella Loro vita, come del resto sarebbe giusto considerando i loro diritti e bisogni, ma a causa della disuamanità, disonestà e falsità di alcune persone questo dovere mi viene impedito. Siccome questa sarebbe la punizione per la mia rettitudine legata al mio mondo ideologico in cui vivo – la sopporterò. Mi sento obbligato di continuare ad osservare i principi morali nei quali ho sempre creduto e poi ho cominciato ad insegnarli con grande successo i miei due figli. Desidero che vivino nella verità sulla quale, credo, dovrebbe basarsi loro sano sviluppo. Non si può scordare che la peggiore punizione si infligge però ai miei carissimi fanciulli, abusando della loro innocenza ed ingenuità.

Nonostante tutto credo che la situazione per loro potrebbe ancora cambiare totalmente, grazie a quei giudici che sono intelettualmente onesti ed equilibrati. A quel punto il mio sogno potrebbe diventare realtà. Potrei nuovamente essere una guida morale per i miei figli, fargli vivere in un mondo fatto di pace ed equilibrio, serenità e amore fraterno. A quel punto potrò considerarmi l’uomo più felice di questo mondo.

“Se riuscite a vedere solo quel che rivela la luce e udire solo quel che annuncia il suono, allora in verità non vedete né sentite.”

Kahil Gibrain

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