Ogni giorno circa 6mila frontalieri per lo più provenienti dall’entroterra del montefeltro, si recano per lavoro nella Repubblica di San Marino. Di questi oltre mille, a causa della difficile congiuntura economica sono finiti in cassa integrazione o in mobilità.
Su questa vicenda, che sta assumendo contorni sempre più preoccupanti, intervengono con una nota il candidato alla presidenza della Regione Marche Erminio Marinelli ed i candidati del Pdl al Consiglio regionale Roberto Giannotti e Giorgio Mochi.
“I problemi di questi lavoratori, che usufruiscono dei soli ammortizzatori sociali della Repubblica di San Marino vanno seguiti attentamente –affermano gli esponenti del centro destra – per le importanti ricadute economiche e sociali nel pesarese e nell’intera regione. Occorrono soluzioni che garantiscano al meglio la salvaguardia e il recupero dei posti di lavoro persi.
Per prima cosa è necessario ristabilire rapporti di “buon vicinato” e arrivare sollecitamente alla firma dell’accordo, ancora non sottoscritto, tra l’Italia e la Repubblica di San Marino.
Siamo fortemente impegnati – concludono Marinelli, Giannotti e Mochi – affinchè questo avvenga al più presto per dare certezze alle famiglie dei lavoratori e a quanti hanno rapporti economici con San Marino, una realtà con la quale negli anni sono stati sviluppati proficui rapporti, nell’interesse reciproco.