Il tribunale del Mare di Amburgo non assumerà nessuna misura temporanea sui marò in attesa della conclusione dell’iter giudiziario. Lo ha deciso con una sentenza che ha diviso i giudici, 15 a sei. Salvatore Girone non potrà quindi lasciare l’India come richiesto dall’Italia, mentre Massimiliano Latorre potrà rimanervi solo fino allo scadere del suo “permesso” per curarsi.
“L’Italia e l’India – si legge nella sentenza – devono sospendere ogni iniziativa giudiziaria in essere e non intraprenderne di nuove che possano aggravare la disputa”. Visto che sarà compito dell’arbitrato internazionale all’Aja “giudicare nel merito del caso”, il tribunale del Mare “non considera appropriato prescrivere misure provvisorie riguardo la situazione dei due marine italiani poiché questo toccherebbe questioni legate appunto al merito del caso”. I giudici hanno deciso che Italia e India dovranno presentare “un rapporto di ottemperanza con le misure previste” dal verdetto entro il 24 settembre.
Roma: “Bene lo stop alla giurisdizione indiana” – Il governo italiano, nelle parole dall’agente ad Amburgo Francesco Azzarello, commenta con soddisfazione lo stop del tribunale del Mare alla giurisdizione indiana sul caso dei due marò. Roma esprime però delusione per la mancata adozione di misure per Girone e Latorre e l’intenzione di “rinnovare le richieste relative alla condizione dei fucilieri davanti alla Corte arbitrale”.
Delrio: “Speravamo in una sentenza diversa” – “L’Italia sperava diversamente. Avevamo chiesto altre cose, la sentenza non va nella direzione che avevamo richiesto”. Lo dice il ministro Graziano Delrio. “Il governo non può fare altro che prenderne atto, poi si decideranno ulteriori passi da parte del presidente del Consiglio e dei ministri competenti”.
Fonte: TGCOM