
(ANSA) – ROMA, 14 NOV – “L’arrivo di CR7 alla Juve?
All’interno di un club possono esserci posizioni diverse, ma
questo non vuol dire che io ero contrario totalmente al suo
arrivo a Torino. Ronaldo era un’icona, è un campione, poi
bisogna valutare l’operazione anche in un contesto
economico-finanziario, però quello non è stato l’elemento di
divorzio fra me e la Juventus. Credo che il mio ciclo fosse
verso la fine, il mondo del calcio è bello anche da questo punto
di vista”. Così Beppe Marotta, amministratore delegato
dell’Inter, a Radio Anch’io lo sport, su RadioRai.
“Lo sfogo di Ronaldo contro lo United? Credo che faccia parte
dell’amore e della passione che ha per il calcio – dice Marotta
-: per lui questo sport ha rappresentato tutto, difficile
convivere con un declino, soprattutto fisico, perché l’anagrafe
non si cancella e a 37 anni i riflessi agonistici sono diversi,
si fa molta più fatica e le scelte degli allenatori sono
condizionate. Non è facile per i grandi campioni accompagnarsi
verso la fine della carriera. Posso capirlo sotto il profilo
umano, ma dall’altra parte c’è una programmazione societaria che
va rispettata”. “Domani il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha
convocato un Consiglio federale d’urgenza – sottolinea Marotta –
la vicenda del procuratore capo dell’Aia è una pagina molto,
molto triste, una delle più brutte pagine della storia del
calcio italiano. Sono certo che Gravina riuscirà a risolverla
nel migliore dei modi, alla luce del fatto che siamo davanti a
un caso inedito”.
“Anche l’anno scorso il Napoli era in testa, oggi ha 5 punti
in più, ma ci sono 23 partite e 69 punti a disposizione, dunque
non può essere determinante la giornata del 4 gennaio 2023, o la
nostra sfida contro il Napoli. Non bisogna sottovalutare anche
la difficoltà che le squadre di provincia ti mettono davanti,
bisogna piuttosto migliorare nelle prestazioni. E’ curioso e
problematico quando ci ritroveremo che tipo di condizione
abbiamo”, conclude. (ANSA).
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