Marquez migliora: ‘Ma non so quando torno’

Sul calendario Marc Marquez ancora non ha potuto cerchiare di rosso una data. Nonostante questo, il campione spagnolo, fermo dal 19 luglio 2020 per l’incidente di Jerez, resta “ottimista, perché vedo i continui progressi. Sto aumentando il lavoro fisico e l’importante è che ogni settimana io mi senta meglio. Spero di tornare prima possibile, ma ancora non so quando”. Marquez ha parlato del proprio futuro dopo un lungo silenzio, in occasione della presentazione in streaming della Honda RC213V del team ufficiale Repsol che parteciperà al mondiale MotoGp, con Pol Espargaro come compagno di team.
    Sotto la maglietta a maniche corte con i colori del main sponsor si intravedeva la cicatrice lasciatagli dai tre interventi all’omero destro, fratturato nella caduta della scorsa estate che ha segnato la pessima stagione del marchio giapponese. Sette mesi dopo il calvario di Marquez ancora non è finito. Tornato in moto a pochi giorni dalla prima operazione, sembra aver imparato la lezione quando dice “ora devo seguire le indicazioni dei medici e sentire le sensazioni del mio corpo”.
    Così com’è consapevole che il rientro in pista non sarà indolore, nè potrà vederlo subito protagonista: “L’obiettivo principale di solito è lottare per vincere il titolo. Ma il 2021 è totalmente diverso. Il mio target sarà risalire in moto e divertirmi. Poi, passo dopo passo, penserò a tornare veloce com’ero prima dell’infortunio. Dopo un anno senza gare non posso pretendere di essere il Marc di sempre. E’ la prima volta nella mia carriera che non guido per così tanto tempo. Quando salirò sulla moto non sarò al 100%. Una cosa è l’osso, un’altra la muscolatura. La sfortuna ha voluto che dopo la rottura della placca c’è stata un’infezione, altrimenti sarei già guarito”.
    Sogna un rientro “in grande stile”, ma si rende conto che “non sarà così” e che dovrà soffrire ancora: “Vedremo se servirà una gara o due, oppure mezza stagione per essere lo stesso di prima”. Per ora è certo che non sarà ai test in Qatar del 6-7 marzo: “I medici lo hanno escluso e anch’io non me la sento.
    Faremo un ulteriore controllo a metà marzo, a quel punto vedremo se potrò arrivare a Qatar 1. Se non dovessi farcela sposterò l’obiettivo su Qatar 2 (4 aprile, ndr) e via via sulla gara successiva”. 
   


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