MASERA HA RINUNCIATO ALL’INCARICO DI PRESIDENTE DI BANCA CENTRALE

E’ ufficiale (almeno nel palazzo), che Rainer Masera ha declinato l’incarico di presidente di Banca Centrale.

La notizia che circolava negli ambienti della politica trova così conferma, così come sembra che vi sia stato un confronto fra il presidente in pectore e il ministro Tremonti.

Ricordiamo che sia sul questo nome, che sul metodo della nomina, gli Europopolari avevano manifestato anche pubblicamente delle perplessità. Non sappiamo se questo abbia avuto un ruolo influente nella decisione presa da Masera. Prendere una presidenza di una banca centrale, di un piccolo Stato potrebbe apparire di primo acchito un’incarico di secondo ordine, in realtà può essere una grossa patata bollente nei prossimi anni.

Questo perchè  i piccoli Stati saranno al centro di numerosi dibattiti nelle sedi dell’alta finanza e degli organismi europei, quindi al centro anche di situazioni spinose e di difficile soluzione, che sicuramente un personaggio della levatura di Masera non avrebbe avuto difficoltà ad affrontare, ma avrebbero potuto pregiudicare il suo prestigio internazionale.

Un elemento che mi preme di sottolineare è che questa nomina a mio avviso non sia stata gestita al meglio dal Governo. ritengo che è stato prematuro proporre il nome di Masera, ufficialmente nella Conferenza stampa del Congresso di Lunedì.E’ vero che si sarebbero convocate le opposizioni il giorno dopo, ma per presentare una decisione già presa senza nessun tipo di confronto, di conseguenza era logico che l’opposizione avrebbe tenuto un atteggiamento di chiusura forte.

 Un peccato veniale forse, ma sicuramente l’avere avuto come detto dal segretario Mularoni “la fortuna dell’accettazione di un personaggio di così grande levatura”, il vedere da parte di Masera le poilemiche nell’opposizione, ma soprattutto una posizione non unanime nella maggiornaza non ha giovato alla acettazione dell’incarico.

Purtroppo in un momento così difficile dove si sta operando in emergenza, l’avere risolto la nomina del  Presidente di BCSM, insieme allo sblocco definitivo dei pagamenti, avrebbe permesso al governo di dedicarsi a nuove “emergenze” che il paese si trova ad affrontare nell’immediato.

A questo punto “speriamo bene”, che si trovi al più presto una nuova figura di alto livello, che sia condivisa il più possibile almeno dalla maggioranza e che si risolva questa nomina la quale il governo ci ha dedicato già troppo tempo.

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