Leggiamo da San Marino Oggi, l’intervista a Tito Masi:
È vero che in caso di presidenza Bcsm ad Ap, Gatti andrebbe alla presidenza di Carisp?
In primo luogo faccio notare che il posto di presidente della Cassa di Risparmio di San Marino non è libero, dato che c’è il dottor Sibani e che il suo contratto ha valenza triennale.
C’è pero chi sostiene che una volta terminata la vicenda Delta il suo compito sarebbe terminato…
Quando e se si libererà quel posto solo allora prenderemo in considerazione la questione. Se infatti il presidente della Fondazione è un ruolo di nomina del Consiglio Grande e Generale, la nomina del presidente Carisp spetta alla Fondazione. Per cui è improprio parlare di semafori verdi, veti o accordi tra le forze politiche che non avrebbero senso e che al momento non mi risultano. Inoltre uno dei miei compiti è di salvaguardare l’autonomia della Fondazione e questa è una valutazione condivisa da molti. Ricordo che troppi danni a San Marino sono stati causati per il mancato rispetto dell’autonomia di diversi organi e istituzioni.
Quanto scritto al riguardo quindi è privo di fondamento.
E riguardo alla presidenza di Banca Centrale?
Su questo argomento concordo con chi sostiene che sarebbe meglio avere un presidente sammarinese, anche perché i vertici sono già tutti italiani. Però siamo in una situazione di emergenza, e quindi il governo, nell’ambito del rapporto con l’Italia potrebbe trovare dif?cile fare altre scelte dalla nomina di un italiano. Ma come avevo già detto e sostenuto sarebbe meglio poi nominare un sammarinese.