MASSICCIO RICORSO ALLA CASSA INTEGRAZIONE ANCHE A RIMINI

Nella provincia di Rimini nel primo bimestre del 2009, il ricorso alla cassa integrazione guadagni ha subito un’impennata del 426% in più. Rispetto a due anni fa l’incremento è stato pari al 411%. La Cgil di Rimini lancia presentando un dossier occupazione messo a punto dal proprio ufficio studi e ricerche. analizzando i diversi componenti emerge che gli interventi ordinari nell’industria sono passati da 10 mila ore, nel 2008 a 130 mila, da gennaio ad oggi, con un incremento del 1204%. Nel settore edile le ore di cassa integrazione sono state 72 mila con una crescita del 74%, rispetto al 2008. Il settore più colpito è quello manifatturiero, coinvolte aziende piccole e medie ma anche, e non succedeva da tempo, quelle grandi, con la crisi più estesa al settore della meccanica, che conta la presenza più forte nel riminese, ulteriormente colpita perché la più coinvolta nel mercato estero che ha tagliato drasticamente gli acquisti. Il ricorso alla cassa integrazione ordinaria e straordinaria, la mobilità e anche il licenziamento interressa tutti i settori. E le cifre sono pesanti e coinvolgono tutti i settori. Alimentari, cartai, ceramiche, chimica, commercio e turismo, edilizia, gomma plastica, legno, metalmeccanica e tessile hanno già fatto ricorso alla cassa integrazione ordinaria o straordinaria, alla mobilità e in alcuni i casi al licenziamento per 3811 lavoratori tra operai e impiegati su 5481 occupati totale. Il rischio maggiore per il futuro, dice la CGIL, è l’impoverimento occupazione e professionale, perché ad uscire dal circuito lavorativo sono i 40-45enni e i più giovani, la maggioranza dei quali hanno professionalità talmente specifiche che ricollocarli è molto difficile e questo lascia spazio all’illegalità, in aumento, sostiene la CGIL, dove il lavoro nero diventa l’unica offerta.