E’ evidentemente falso e diffamatorio – dice Massimo D’Alema ai microfoni di Sky – dire che io sono stato beneficiario di bonifici 60-70.000 euro.
Innanzitutto – continua il leader ex comunista – per quanto attiene i contributi alla fondazione italianieuropei, questa è un’istituzione culturale che non è mia. Io sono solo il presidente pro-tempore e ce ne sono stati anche altri. Mi dispiace essermi arrabbiato con un collega giornalista il quale ha sostenuto – dice ancora D’alema – con un’incredibile disinvoltura che io utilizzo le convention del PD per vendere il mio vino.
L’azienda, la Marlene di cui sono proprietari i miei figli ed altri amici e che mia moglie amministra, dice di aver ricevuto regolari ordini, fortunatamente tanti tra cui anche alcuni ordini da parte di questa ditta. Abbiamo ricevuto degli ordini scritti a cui hanno corrisposto regolari fatture e non abbiamo avuto regali da nessuno, conclude il leader storico del Partito Democratico.