Matchfixing: la Lega Pro incontra i ragazzi della Pro Vercelli

(ANSA) – ROMA, 22 DIC – Si è svolto con i settori giovanili
della Pro Vercelli l’incontro formativo contro il fenomeno del
matchfixing. In apertura, il presidente Francesco Ghirelli ha
ricordato che “il sogno di arrivare a giocare in Serie A o in
Nazionale dovete coltivarlo, sapendo che occorreranno tanti
sacrifici sul campo e nella vita. Dovete sapere che qualche
banda criminale potrebbe tentare di corrompervi. Per questo vi
forniamo gli strumenti di conoscenza per riconoscere i pericoli
e denunciare”.
    Nell’incontro Ghirelli ha ricordato lo studio Eurispes sulla
permeabilità dei territori alla criminalità organizzata,
realizzato nel quadro del rapporto d’intesa con la Dna e
l’antiterrorismo. Nella classifica delle province più o meno
permeabili alle mafie, Vercelli è al 68/o posto: le prime
posizioni sono occupate dalle province di Crotone, Vibo
Valentia, Napoli e Reggio Calabria. Tra quelle meno esposte le
province di Monza e della Brianza, Como, Udine, Pordenone,
Lecco. “La correlazione tra il fenomeno della permeabilità della
criminalità organizzata e il manifestarsi di crisi
economico-finanziarie nazionali ed internazionali è evidente. I
momenti di crisi, come quello attuale, rappresentano occasioni
favorevoli per infiltrarsi nel territorio, per questo dobbiamo
mantenere massima allerta e dotare i giovani di strumenti di
consapevolezza”, ha aggiunto.
    Qualche giorno fa, Ghirelli, insieme al presidente del
Comitato etico di Lega Pro, Francesco Cirillo, ha incontrato il
capo della Polizia, Franco Gabrielli, per manifestare la
preoccupazione sui rischi connessi alla circolazione di capitali
sospetti, all’antiriciclaggio, al matchfixing. All’iniziativa
con la Pro Vercelli hanno partecipato anche Marcello Presilla,
responsabile integrity per l’Italia di Sportradar AG, e Giovanni
Marchi di Lega Pro. (ANSA).
   


Fonte originale: Leggi ora la fonte