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  • Matteo Mazza: “Un calcio sammarinese pronto al salto di qualità” – PARTE I (l’intervista di David Oddone)

    Matteo Mazza, candidato alla presidenza della Federazione Sammarinese Gioco Calcio (FSGC), propone un ambizioso programma per il rilancio del movimento calcistico sammarinese. In vista delle elezioni del 30 gennaio, il suo piano si concentra sulla modernizzazione delle infrastrutture, la patrimonializzazione delle risorse, il superamento della dimensione “locale” e una visione che punta sui giovani come pilastro per il futuro. Con una squadra di consiglieri esperti, segnatamente Michele Della Valle, Maximiliano Gobbi, William Guerra, Pierangelo Manzaroli, Luca Nanni e Stefano Semprini, Mazza si prepara a guidare un progressivo e radicale cambiamento, combinando tradizione e innovazione per trasformare il calcio in un vero motore di crescita per la Repubblica.

     

    Mazza, partiamo dalle infrastrutture: come intende modernizzare gli impianti sportivi del Paese?

    “Innanzitutto, servono più strutture, anche per dare la possibilità ai club di non essere costretti a dividere il campo di allenamento. Detto ciò, gli impianti sono il presupposto di qualsiasi progetto calcistico di successo. A San Marino, molte strutture necessitano di un adeguamento per rispondere agli standard internazionali. Il nostro obiettivo è creare impianti moderni, sostenibili e multifunzionali, capaci di ospitare partite di campionato ed eventi a queste correlate. Progetti come la costruzione di campi coperti per il futsal e l’adeguamento tecnologico delle infrastrutture esistenti garantiranno una maggiore accessibilità e un’esperienza migliore per atleti e spettatori. Inoltre, vogliamo integrare le strutture con spazi per sponsor e formazione, trasformandole in hub per lo sviluppo sportivo e anche sociale”.

     

    Provoco. Non crede sia arrivato il momento di passare da una sorta di “dilettantismo” ad un vero professionismo? Siamo pronti per questo salto?

    “Credo fermamente che il calcio sammarinese debba evolversi verso una dimensione più professionale. Oggi ci affidiamo ancora a dirigenti e volontari che operano per passione (e per questo vanno ringraziati), ma è necessario progredire verso un’attività più marcatamente lavorativa. Intendiamo introdurre contributi dedicati alla formazione e al sostegno degli attuali dirigenti (e nuovi), affiancati da corsi specifici per sviluppare competenze tecniche e manageriali. Il professionismo non significa abbandonare le radici locali, ma valorizzare il nostro movimento, garantendo una gestione più strutturata e al passo coi tempi”.

     

    Come si posiziona il calcio sammarinese nel contesto europeo?

    “Abbiamo un grandissimo potenziale, visto che possiamo qualificare almeno tre squadre alle competizioni UEFA. Le prestazioni, tuttavia, si possono e si devono migliorare. Ciò richiede un lavoro sinergico tra federazione e club per alzare il livello tecnico e organizzativo. Inoltre, intendiamo collaborare con gli stakeholder europei per garantire che tutti i nostri club possano beneficiare di incentivi economici e tutele. La patrimonializzazione è un altro tema cruciale: se un giovane talento lascia San Marino per una squadra estera, è fondamentale che la società di origine riceva un equo riconoscimento per il trasferimento, creando un ciclo virtuoso di investimenti. Oggi così non è e rischiamo di perdere tanti treni, compresi imprenditori che oggi sono disincentivati a investire in Repubblica. È un circolo vizioso che non ci permettere di crescere”.

     

    Le riprese televisive sono un punto dolente per il nostro calcio. Quali soluzioni propone?

    “Oggi il nostro prodotto calcistico è poco spendibile sul piano mediatico. Per cambiarlo, è essenziale investire nella qualità delle riprese e ampliare la visibilità attraverso piattaforme digitali e ulteriori collaborazioni. Il nostro obiettivo è fare in modo che, entro i prossimi setto/otto anni, il calcio sammarinese possa attirare attenzioni da parte di broadcaster dedicati, trasformando il nostro campionato in un prodotto commerciale appetibile. Questo però richiede una programmazione a lungo termine e l’utilizzo di tecnologie avanzate”.

     

    Per chiudere, ci parli della squadra che la affianca in questa candidatura

    “Ho la fortuna di essere affiancato da un gruppo di aspiranti consiglieri altamente qualificati e motivati: Michele Della Valle, Maximiliano Gobbi, William Guerra, Pierangelo Manzaroli, Luca Nanni e Stefano Semprini. Ognuno di loro porta competenze specifiche, dalla gestione tecnica a quella amministrativa, contribuendo a una visione condivisa per il futuro del nostro calcio. Siamo un team coeso e determinato a lavorare per un progressivo cambiamento reale, mettendo al centro il bene del movimento calcistico e del Paese”.

     

    David Oddone