Matteo Renzi sale al Quirinale. Poi l’ultimo Cdm e le dimissioni

renzi-palazzo-chigiÈ iniziato a Palazzo Chigi l’ultimo Consiglio dei ministri di questo governo convocato da Matteo Renzi.

Al termine della riunione il premier salirà per la seconda volta in questo giorno per consegnare formalmente le sue dimissioni.

Già stamattina il presidente del Consiglio aveva incontrato Sergio Mattarella per un colloquio di circa un’ora. “Ho sempre detto che, in caso di sconfitta, avrei mollato tutto”, ha ripetuto il premier a tutti i suoi interlocutori. “Io non sono come gli altri politici, io mi prendo tutte le mie responsabilità”, ha ribadito, mentre per tutta mattinata a Palazzo Chigi sfilavano diversi ministri, dai fedelissimi Graziano Delrio e Maria Elena Boschi, ma anche Angelino Alfano, arrivato solo nel pomeriggio. “Renzi è arrabbiatissimo”, dicono i suoi. Intanto lui si trincera nel palazzo e si limita a un “cinguettio” su Twitter: “Mille giorni difficili ma belli. Grazie a tutti, viva l’Italia”

Esclusa l’ipotesi che possa sciogliere le Camere e tornare al voto, è probabile che Mattarella affidi l’incarico a qualcuno che possa formare un governo di scopo che metta in piedi una nuova riforma costituzionale e una legge elettorale collegata. In pole ci sono Pier Carlo Padoan e Pietro Grasso, ma anche Romano Prodi e persino Delrio come racconta nella sua analisi Adalberto Signore.

Resta sul tavolo, però, l’ipotesi che per il momento Renzi non lasci Palazzo Chigi. Secondo fonti di maggioranza, infatti, con Mattarella è stato discusso anche il possibile congelamento delle dimissioni del presidente del Consiglio fino all’approvazione della legge di bilancio che sarà incardinata domani al Senato. Solo un rinvio, dal momento che fonti accreditate escludono la volontà di Renzi di accettare un nuovo incarico.

Un monito di Mattarella è già arrivato attraverso una nota breve, ma incisiva: “La democrazia è solida”, ha detto il Capo dello Stato, “Ma vi sono di fronte a noi impegni e scadenze di cui le istituzioni dovranno assicurare in ogni caso il rispetto, garantendo risposte all’altezza dei problemi del momento”.

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