Dalle luci di Miss Italia alle ombre dell’evasione fiscale. Sono 12 i milioni che secondo i conti fatti dal Nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Rimini, Savitri Ciavattini avrebbe nascosto al Fisco. L’ex Miss Riccione e finalista a Salsomaggiore nel 2007, si è vista sequestrare ieri mattina non solo la villa sui colli di Covignano, ma anche quattro auto, due camion e alcuni conti correnti che le Fiamme Gialle avrebbero scovato sul Titano. Un sequestro preventivo per l’equivalente di quei 3 milioni di euro che avrebbe sottratto al Fisco. Nei guai insieme a lei, anche la madre, amministratrice di fatto con la figlia di un’azienda che opera nel settore della distribuzione automatica. Una ditta con sede legale sul Titano ma, dicono, di fatto operativa in suolo italiano.
L’inchiesta, coordinata dal sostituto procuratore Luca Bertuzzi, era partita da Chioggia, dove i finanzieri veneti avevano effettuato una verifica sugli interessi che l’azienda in questione aveva sul quel territorio. A loro i conti non tornavano, e a quel punto avevano spedito tutto all’Agenzia delle Entrate di Rimini. Sentito puzza di esterovestizione, l’intero incartamento era finito sul tavolo dei finanzieri. Questi hanno passato la ditta al pettine fitto, basandosi anche sui dati forniti dal cervellone dell’Anagrafe tributaria e sulle risposte ai questionari inviati ai soggetti economici che avevano intrattenuto rapporti commerciali con l’impresa durante gli anni finiti nel mirino dei militari, quelli dal 2009 al 2014. Alla fine, gli investigatori avevano accertato che per quel periodo l’azienda della miss era letteralmente «sconosciuta al Fisco». Il conto fatto dai finanzieri era stellare, secondo i loro calcoli l’ammontare complessivo di materia imponibile non dichiarata per quegli anni era di 12 milioni di euro. In totale, le imposte evase erano di quasi tre milioni, fra Iva e Ires. Chiusa l’inchiesta, il magistrato ha chiesto e ottenuto dal giudice il sequestro di beni mobili e immobili per l’equivalente dell’evasione. Ai fini della confisca.
Ieri mattina, le Fiamme Gialle riminesi hanno fatto scattare i sigilli. Prima sono andati alla grande villa sui colli di Covignano che hanno messo sotto sequestro (la famiglia può continuare a viverci), quindi hanno preso la strada di San Marino. Qui hanno congelato l’intero parco auto, composto da tre Audi e una Nexus, a cui si sono aggiunti anche due camion. Poi sono andati in banca, dove hanno sequestrato conti correnti, il cui contenuto devono ancora quantificare. Il Resto del Carlino
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