I Carabinieri del Comando Provinciale di Torino, in collaborazione con il Nucleo Investigativo Regionale della Polizia Penitenziaria, hanno avviato una vasta operazione nelle province di Torino, Alessandria, Biella, Vercelli, Cuneo, Sassari, Savona, Imperia e Modena. L’operazione, coordinata dalla Procura di Torino, mira a smantellare un’organizzazione dedita al traffico di stupefacenti e ad altri reati all’interno degli istituti penitenziari. Sono state eseguite perquisizioni sia in abitazioni private che all’interno delle carceri coinvolte. Al centro dell’inchiesta ci sono 116 indagati, accusati di spaccio continuato di sostanze stupefacenti e introduzione illecita di telefoni cellulari all’interno delle strutture detentive. Le indagini hanno rivelato che, presso la casa circondariale “Lorusso e Cutugno” di Torino, alcuni detenuti disponevano di numerosi telefoni cellulari, introdotti spesso con la complicità di parenti o durante i permessi premio. Questi dispositivi venivano utilizzati non solo per mantenere contatti con l’esterno, ma anche per coordinare l’ingresso di droga nel carcere, con pagamenti effettuati tramite carte prepagate. Durante le indagini preliminari, sono stati effettuati sequestri di droga e telefoni, con arresti in flagranza di reato. Non sono emerse, al momento, responsabilità penali a carico del personale dell’amministrazione penitenziaria. Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha definito l’operazione “straordinaria”, sottolineando che “le carceri non saranno mai quartier generale per traffici criminali”.
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