Durante l’udienza di questa mattina del Processo Conto Mazzini è stato escusso, in qualità di testimone, il funzionario AIF Walter Serra che ha risposto alle domande dell’avvocato Stefano Pagliai, difesa Podeschi e difesa Lonfernini.
Tiene banco nell’udienza il famoso documento la relazione 11 MAGGIO 2015, sottoscritta sia dall’Ispettore Francioni che dal funzionario Walter Selva dove si è ricostruito i rapporti patrimoniali dei vari soggetti con l’anagrafica Mazzini, e dove alla pag.53 viene scritto a chiare lettere: ”” L’operazione – dei 50.000 euro arrivederci – viene presa in considerazione è ricondotta a Podeschi Claudio, poiché dall’analisi della movimentazione effettuata sul libretto BCS Arrivederci è emerso sulla contabile di prelevamento per contanti del 9 agosto 2005 di euro 50.000, disposto da Canuti Gilberto per conto di Roberti Giuseppe, Canuti annota – Beppe 9 agosto ore 16,35 (Podeschi). E poiché la provvista viene verosimilmente da un versamento effettuato in data 7 Luglio – quindi un mese due giorni prima – da parte di Roberti Giuseppe per 213.000 euro derivante da un prelevamento di pari importo eseguito dal libretto Brasile aperto sotto l’anagrafica Mazzini sempre da parte di Canuti Gilberto a sua volta alimentato con fondi in origine della Fondazione BCS.”
Questo è quanto scritto nella relazione firmata a due mani (Francioni e Serra). Già ieri Francioni ha detto che questa relazione, che è temporalmente l’ultima dato che l’altra è del 9 marzo 2015 – non è quella definitiva (!!!) e che bisogna prendere in considerazione quella antecedente che scagiona Podeschi. Secondo l’ispettore Francioni non ci sono elementi per attribuire questo prelievo al Sig. Podeschi Claudio, peccato che anche questa relazione (quella del 11 Maggio 2015) abbia contribuito all’arresto del Podeschi. Infatti, secondo gli avvocati difensori, tale relazione del maggio 2015, quella che ”accusa” Podeschi, viene ripresa e fa parte anche del mandato di cattura del noto politico.
Oggi il funzionario AIF Walter Serra si è giustificato dicendo che fosse un’errore alle pressanti e pertinenti domande dell’avvocato Pagliai – difensore di Podeschi – il quale contestava e chiedeva ragione allo stesso Selva per aver scritto che l’operazione di 50.000 euro dal libretto Arrivederci fosse riconducibile a Podeschi, cosa che è stata dichiarata dagli stessi testimoni non vera. Infatti Serra ha detto, incalzato dall’avvocato fiorentino: ‘‘No, qui noi abbiamo riportato al giudice inquirente l’informazione, dovendo ricostruire le movimentazione dei denari, abbiamo indicato 50.000 con quella nota….
ed interrotto dal Giudice Felici che rivolgendosi al Serra dice: ‘‘Se uno scrive una cosa del genere deve essere certo che questa operazione sia stata effettuata da Claudio Podeschi! Lei e Francioni la scrivete l’11 maggio 2015 e da quella data in avanti io non ho più altre informazioni da parte vostra rispetto a questa vicenda. Le chiedo leggo correttamente che voi siete certi che quei 50.000 euro vanno a Claudio Podeschi? Oppure è infelice la formulazione della frase?”
Serra: ”Senz’altro è infelice la frase, tant’è che nel rapporto precisamente di marzo, due mesi circa prima, ancora usavamo la formula dubitativa ove chiedevamo e suggerivamo di sentire Canuti. Qui è sfuggita ….non è stata messa la stessa forma. Si da informazioni al giudice inquirente e lo si esorta ad approfondire, se non l’ha già fatto, la questione.”
In sostanza sembrerebbe capire che il Serra voglia togliere da se stesso e dall’Ispettore Francioni qualsiasi responsabilità e scaricarla sul giudice inquirente in quanto vorrebbe far capire che lo stesso inquirente sia stato esortato ad approfondire il contendere. Ma leggendo quanto scritto nella relazione dell’11 Maggio 2015 chiunque può intendere il contrario. Non c’è nessuna esortazione!
Infatti Serra scrive: ”L’operazione – dei 50.000 euro arrivederci – viene presa in considerazione è ricondotta a Podeschi Claudio, poichè dall’analisi della movimentazione effettuata sul libretto BCS Arrivederci è emerso sulla contabile di prelevamento per contanti del 9 agosto 2005 di euro 50.000, disposto da Canuti Gilberto per conto di Roberti Giuseppe, Canuti annota – Beppe 9 agosto ore 16,35 (Podeschi)”.
Qui non c’è nessuna forma dubitativa, e nulla può essere imputato al Commissario Inquirente, anche se Serra vuol far capire, probabilmente, il contrario. Serra-Francioni sono molto chiari quando dicono che l’operazione è ricondotta a Claudio Podeschi. Non c’è nessun dubbio, ne un’esortazione ad approfondire le indagini. Almeno è questo che emerge da questa parte della relazione.
Infatti il Giudice Felici, debbo dire ottimo nella conduzione del processo, gli contesta: ”andava scritto diversamente, ovvero più che ricondotta a Claudio Podeschi andrebbe scritto che è era da valutare se ricondurla a Claudio Podeschi.”
Serra: ”Due mesi prima la formula era più chiara. Qui ora non c’è nulla.”
A questo punto l’avv. Pagliai sbotta dicendo: ”Tutti ci facciamo la stessa domanda. Che è successo in questi due mesi? tra il 9 marzo e l’11 maggio? Per cui siete arrivati a questa certezza apparente!”
Serra: ”Non abbiamo copiato bene questa parte della relazione, nel senso che la formula dubitativa doveva rimanere anche a maggio. E’ un errore materiale. E’ ovvio che la dicitura del cassiere non è una prova. Cioè dovevamo mantenere la formula dubitativa di Marzo. E’ stato scritto male!”
Un errore materiale che è costato carissimo a Podeschi!
Marco Severini – Direttore del Giornalesm.com