Maxime Mbandà, l’azzurro del rugby in Area X

(ANSA) – TORINO, 18 MAG – “Nel rugby la prima cosa che si
impara è come proteggere la palla. Ed è fondamentale, per andare
a segno, poter contare sul sostegno dei compagni”. L’essenza
dello sport è il gioco di squadra per Maxime Mbandà, atleta
azzurro che domani si racconterà, intervistato dal giornalista
sportivo Massimo Caputi, in Area X, iniziativa di Intesa
Sanpaolo Assicura con sede a Torino. L’appuntamento è per le
18,30 in diretta streaming su areax.info e ansa.it.
    Nato a Roma 28 anni fa, da padre congolese e madre italiana,
Maxime è uno dei punti di riferimento della nazionale azzurra di
rugby. Non solo si è distinto nello sport, ma è un campione di
solidarietà. Dal 2017 sostiene il progetto di una squadra di
rugby che coinvolge rifugiati politici, a Casale Monferrato. E
nei primi mesi della pandemia ha prestato attività di
volontariato nella Croce Gialla di Parma, la città dove gioca,
ricevendo dal Capo dello Stato l’onorificenza di Cavaliere al
Merito della Repubblica Italiana. “Mio padre, che fa il medico,
e mia madre mi hanno trasmesso valori morali che sono contento
di avere – spiega – Durante questa emergenza la prima cosa che
mi è venuta in mente è stata di aiutare, visto che ero in forze
mi sono rivolto a chi ne aveva bisogno”.
    L’incontro di domani fa parte di ‘Protezione e Sport’, un
ciclo esclusivo di interviste a campioni italiani di varie
discipline sportive, trasmesso da Area X, lo spazio innovativo
ed esperienziale dedicato alla cultura della protezione in via
San Francesco d’Assisi 12, a Torino. (ANSA).
   


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