Medio Oriente in “allarme rosso”: tempeste di sabbia e venti forti paralizzano sei Paesi

Un’enorme nube di polvere ha cominciato a sollevarsi sul cielo del Medio Oriente, portando con sé venti impetuosi, visibilità ridotta e timori per la salute pubblica. Dalla giornata di ieri, una vasta area che include gli Emirati Arabi Uniti, l’Arabia Saudita, il Qatar, il Kuwait, la Siria e l’Iraq è alle prese con una serie di tempeste di sabbia e condizioni meteorologiche estreme che, secondo le previsioni, potrebbero durare fino al fine settimana.

Immagine creata con AI Dell-E

A riferirlo sono i principali media arabi e l’agenzia Anadolu, che parlano di un fenomeno in espansione, alimentato da forti correnti nord-occidentali cariche di sabbia e detriti. Le immagini condivise sui social mostrano città inghiottite dalla polvere, cieli arancioni e strade deserte, mentre le autorità meteorologiche locali hanno emesso allerte per l’intera regione.

Negli Emirati e in Arabia Saudita, il Centro Nazionale di Meteorologia ha confermato due distinte tempeste e avvisato la popolazione di limitare le attività all’aperto. Le previsioni indicano un ulteriore calo delle temperature e forti venti che continueranno a ridurre la visibilità nei prossimi giorni.

Particolarmente colpiti anche i luoghi sacri della Mecca e di Medina, dove le autorità stanno adottando misure precauzionali per proteggere residenti e pellegrini. Le condizioni marine stanno peggiorando: in diversi porti si registrano sospensioni parziali delle attività a causa del mare agitato.

Le autorità sanitarie e civili invitano i cittadini a rimanere in casa, chiudere porte e finestre e seguire le indicazioni ufficiali per evitare esposizioni dirette alla sabbia sospesa nell’aria, considerata un rischio per le vie respiratorie, in particolare per bambini, anziani e soggetti fragili.