Meloni alla Camera per la fiducia: “Manterremo gli impegni presi”

Un discorso pragmatico, incentrato sulle linee programmatiche del nuovo governo. Così Giorgia Meloni ha chiesto il voto di fiducia alla Camera, illustrando nel dettaglio il piano d’azione dell’esecutivo. “Ringrazio chi si esprimerà, qualsiasi scelta farà. Un ringraziamento sincero va al presidente Mattarella che, nel dare seguito all’indicazione degli italiani, non ha voluto farmi mancare i suoi preziosi consiglio. Un ringraziamento va ai partiti della coalizione di governo, a quel centrodestra che ha dato vita a questo governo in uno dei lassi più brevi della storia. La situazione non consente di titubare e perdere tempo“, ha esordito il presidente del Consiglio che ambisce ad avere la base di lavoro di un’intera legislatura.

Verso le ore 12 la seduta sarà sospesa per consentire a Meloni di depositare il discorso al Senato. Dalle 13 alle 17 si terrà la discussione generale. Le repliche del presidente del Consiglio sono previste tra le 17 e le 17:30. Successivamente, fino alle 19, si svolgeranno le dichiarazioni di voto sulla fiducia al governo. Dalle 19 avrà inizio la chiama dei deputati: l’esito del voto è attesto tra le 20 e le 20:30.

Il cuore dell’intervento del presidente Meloni è l’appello al senso di responsabilità e a concentrare tutti gli sforzi per sostenere famiglie e imprese in un momento così difficile. Meloni rivendica la natura fortemente politica del governo, che si pone l’obiettivo di operare in maniera compatta per i prossimi cinque anni. E rilancia le nuove denominazioni di alcuni ministeri (made in Italy, merito, natalità e sovranità alimentare) per rilanciare i pilastri che caratterizzeranno il nuovo governo.

Nel discorso del presidente del Consiglio trovano ampio spazio le ricette per affrontare le varie emergenze, dal rincaro dei prezzi all’energia. La linea tracciata resta la stessa: un nuovo decreto bollette, battersi in Europa per una soluzione comune e ottenere solidarietà unanime per risorse a favore dei cittadini. Insomma, agire tempestivamente senza però mettere a rischio i conti. Da non escludere un appello alle opposizioni: confronto e dialogo con lealtà nel rispetto dei ruoli. Toccato anche il tema delle donne e dei diritti.

Attenzione riservata pure alla postura internazionale dell’Italia, che conferma l’appartenenza all’asse euro-atlantico e ribadisce il sostegno all’Ucraina. Con l’Unione europea bisognerà certamente collaborare, mantenendo però bene in mente una condizione imprescindibile: la difesa dell’interesse nazionale, dell’apparato produttivo e dell’italianità.


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