
Bilaterale a Praga per Giorgia Meloni con il premier ceco Petr Fiala. La premier italiana sottolinea che l’Europa deve risolvere un problema di dipendenza energetica, e in tema di migranti evidenzia la necessità di azioni concrete da parte di Bruxelles. Il sostegno a Kiev viene confermato a 360 gradi, e si scommette su un’Ucraina libera ed europea
“Sicurezza, significa catene di approvvigionamento, sicurezza nelle forniture, essere proprietari del proprio destino. C’è un lavoro importante che
l’Europa affronta in materia di dipendenza energetica e che deve risolvere”, dice la presidente del Consiglio nelle dichiarazioni congiunte con il primo ministro della Repubblica Ceca, Petr Fiala, a Praga. Cui riferisce di aver anche spiegato “un lavoro importante che l’Italia intende fare insieme e per conto dell’Europa nel suo complesso, con il Piano Mattei per l’Africa – ha aggiunto -. Per diversificare la produzione di energia, coinvolgere le nazioni mediterranee”.
Sulla questione migranti “c’è la necessita di azioni concrete da parte della Commissione europea”, ha detto la premier, mentre sul Patto di stabilità, “c’è un lavoro da fare rispetto al documento presentato dalla Commissione”.
Quanto all’aggressione russa a Kiev, Meloni spiega che c’è il sostegno fermo e determinato agli ucraini, a 360 gradi fin quando sarà necessario. “Ma abbiamo parlato anche di ricostruzione – aggiunge -, a conferma che scommettiamo sul futuro di pace e libertà e sul futuro europeo dell’Ucraina”.
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