Mentirono su morte Martina Rossi, si pentono davanti ai genitori

(ANSA) – ROMA, 13 APR – Si sono definitivamente dissociati
dai loro amici e, dopo le 280 ore a testa di volontariato, hanno
chiuso la loro vicenda processuale. Si è chiuso il processo per
Federico Basetti ed Enrico D’Antonio, i trentenni accusati
d’aver depistato le indagini sulla morte di Martina Rossi, la
studentessa genovese morta cadendo dal balcone di un hotel
durante le vacanze alle Baleari il 3 agosto 2011, mentre fuggiva
da un tentativo di stupro per cui sono stati condannati due
amici di Basetti e D’Antonio.
    In aula si sono alzati e letto una lettera: “Siamo finiti in
una cosa più grande di noi e siamo pentiti se abbiamo arrecato
dolore ai familiari di Martina. In questi anni abbiamo a lungo
pensato a quel che accadde e non abbiamo più nulla a che fare
con le persone coinvolte nella tragedia”.
    Critico il papà di Martina, Bruno. “La nostra è una giustizia
di classe. Solo chi ha i soldi non finisce in galera. È stata
una udienza tragica ma anche commovente. I due ragazzi
continuavano a leggere le loro scuse che avevano già scritto la
volta prima. Ma io dopo un po’ ho detto loro di andare oltre, di
parlare senza leggere. E allora hanno chiesto davvero scusa. Ma
la freddezza da parte nostra è stata totale. Anche gli altri due
dopo 11 anni continuano a dirsi innocenti. Sono solo desiderosi
di non scontare la pena”.
    Erano stati i genitori di Martina, Bruno e Franca Rossi, a
chiedere che i due chiedessero scusa davanti a loro. “Vorremmo
che sapeste che anche per noi questa tragedia è stata ed è un
macigno del quale non ci libereremo mai nonostante sia solo un
sassolino rispetto a quello che grava sui vostri cuori”,
scrissero i due giovani nella lettera fatta pervenire un anno fa
ai genitori della studentessa. Enrico e Federico non erano in
quella camera, ma si intrattenevano con le amiche di Martina.
    Dopo la tragedia non avrebbero agevolato l’accertamento della
verità. Per la morte di Martina sono stati condannati a 3 anni
per tentata violenza sessuale altri due giovani aretini:
Alessandro Albertoni e Luca Vanneschi. (ANSA).
   


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