Tesla ha vissuto una giornata difficile a Wall Street, con una perdita dell’8% del valore delle azioni durante la seduta del 25 febbraio. Questo ribasso ha fatto scendere la capitalizzazione di mercato dell’azienda sotto la soglia dei 1.000 miliardi di dollari, un traguardo non toccato dal novembre scorso. A contribuire a questo calo è stato un report dell’Associazione Europea dei Costruttori di Automobili (ACEA), che ha evidenziato un crollo del 45% delle immatricolazioni di Tesla in Europa a gennaio, mentre il mercato generale dei veicoli elettrici ha registrato un aumento del 37%.
Le problematiche di Tesla non si limitano alle vendite. La pressione su Elon Musk, CEO della compagnia, è aumentata con l’aspettativa di un rapido lancio di nuovi modelli a prezzi competitivi e lo sviluppo della guida autonoma, che Musk considera fondamentale per il futuro dell’azienda. Il valore delle azioni è sceso a 305 dollari, portando la capitalizzazione a 981 miliardi di dollari. Nonostante la flessione, Tesla continua a valere più del doppio rispetto alla somma delle capitalizzazioni di concorrenti come General Motors, Ford e Volkswagen.
Le preoccupazioni degli investitori si ampliano anche per il coinvolgimento di Musk nella politica statunitense, che potrebbe distogliere la sua attenzione dalla gestione dell’azienda. In Europa, in particolare, si sono diffuse campagne di boicottaggio legate al supporto di Musk a posizioni politiche controverse, con attivisti che invitano a non acquistare i veicoli Tesla.
In aggiunta, ci sono timori riguardo a possibili eccessi di investimento nel campo dell’intelligenza artificiale, che influenzano non solo Tesla ma anche altre aziende del settore tecnologico. Attualmente, Tesla presenta un rapporto prezzo/utili di 112, ben al di sopra della media quinquennale di 93, mentre concorrenti come Ford e General Motors mostrano valori significativamente inferiori.
Nonostante le attuali difficoltà, i sostenitori di Tesla rimangono ottimisti sul piano di lancio di un nuovo modello elettrico a un costo accessibile e sul servizio di guida autonoma a pagamento. Anche se il valore delle azioni ha subito una significativa flessione martedì, rimane comunque superiore del 51% rispetto a un anno fa, anche se dall’inizio del 2025 ha già registrato una perdita di circa il 25%.