Mercatino Conca. Autista che lavora a San Marino pazzo di gelosia riduce la moglie in fin di vita a colpi di matterello

Schermata 2016-06-10 alle 00.11.10Una storia di gelosia, oppressione, morbosità. Fino a ridurre lei in fin di vita. I carabinieri della compagnia di Urbino, delle stazioni di Mercatino Conca e Piandimeleto hanno arrestato un 50enne, Giuseppe Ciaburri di Mercatino Conca per tentato omicidio. Un’escalation di violenza iniziato mesi fa con la sua compagna e terminato ieri notte.
“Tu mi tradisci con quel 25enne” l’accusava. Solo ossessioni. Ma una volta a casa l’ha aggredita da dietro con un lungo matterello, massacrata di botte tanto da ridurla in fin di vita. le ha rotto le braccia con cui cercava di ripararsi altrimenti sarebbe sicuramente morta perchè i colpi erano indirizzati in testa.

Lei nell’ultimo sussulto di lucidità le ha detto di chiamare il 118 e di dire che a massacrarla era stato l’amante. Lui c’è cascato, ma una volta arrivati i carabinieri, hanno trovato tutte le prove per arrestarlo in flagranza di reato per tentato omicidio e denunciarlo per maltrattamenti in famiglia.

L’uomo, un autista di bus di linea nelle corse verso Rimini e San Marino, era già stato coinvolto in maltrattamenti verso l’ex moglie. Il Messsaggero

Arrestato un 50enne. La compagna, ricoverata con diverse fratture, si è salvata grazie a uno stratagemma. Un autista di bus di 50 anni, Giuseppe Ciaburri, originario di Napoli ma residente a Mercatino Conca, in via Moderno 10, è stato arrestato ieri sera per tentato omicidio della compagna. L’uomo l’accusava di averlo tradito. Così il 50enne ha preso unmattarello e l’ha colpita violentemente con almeno venti botte in testa, al corpo e alle braccia. Lei, Donatella Rossetti, 46 anni, del posto, è ancora viva (ne avrà per 60 giorni) perché ha saputo  distogliere la furia omicidia dell’uomo invitandolo a chiamare un numero di telefono (inventato da lei) del suo amante e chiarirsi. E lui lo ha fatto senza ovviamente trovare nessuno. Poi è tornato da lei per continuare ma a questo punto la donna ha avuto un’altra idea: “Chiama il 118 e gli diciamo che mi ha menata il mio amante così lo arrestano e non mi darà più fastidio”. Amante beninteso che non è mai esistito ma per il convivente la sua esistenza era invece un fatto certo. Con questo stratagemma, l’aggressore ha chiamato il 118 col quale è sopraggiunta una pattuglia dei carabinieri di Piandimeleto e un’altra subito dopo da Piandimeleto. In pochi minuti, la donna con fratture multiple è stata accompagna al pronto soccorso di Riccione mentre l’uomo è stato dichiarato in arresto e accompagnato prima in caserma e poi in carcere dai carabinieri dell’aliquota operativa di Urbino. L’uomo ha continuato a negare di aver malmenato la sua convivente. A terra, nella casa, ci sono tracce di sangue. Il Resto del Carlino