Mercoledì 28 maggio. L’appuntamento imperdibile con Maurizio Gobbi Il Mese Dantesco chiude con il Paradiso: filosofia, teologia e cosmologia nella visione di un Dio sorprendentemente attuale

Volge al termine la XVIII edizione del “Mese Dantesco”, acclamata rassegna culturale promossa dall’Associazione Sammarinese Dante Alighieri, con il patrocinio della Segreteria di Stato per l’Istruzione e la Cultura, dell’Ambasciata d’Italia a San Marino, della Commissione Nazionale Sammarinese per l’UNESCO e con il sostegno della Società Unione Mutuo Soccorso (SUMS).

Maurizio Gobbi

Un’edizione, quella del 2025, tutta legata alla Commedia e che, attraverso i suoi incontri, ha offerto l’opportunità di riscoprire la grandezza di Dante Alighieri non solo come padre della lingua italiana, ma come architetto di un universo concettuale e poetico di inestimabile valore. Il Paradiso, cantica conclusiva della Divina Commedia, rappresenta il vertice di questo percorso e di questa visione: un luogo dove l’ardimento della poesia si intreccia con la profondità della riflessione filosofica e teologica, portando il lettore verso le più alte vette del pensiero e dello spirito.

L’ultimo capitolo di questo “Mese Dantesco” sarà infatti dedicato alla cantica forse più complessa e luminosa; l’incontro conclusivo, atteso per mercoledì 28 maggio alle ore 17,30 a Palazzo Graziani, vedrà come protagonista Maurizio Gobbi, figura di spicco nel panorama culturale sammarinese, appassionato dell’opera di Dante Alighieri, di cui conosce a memoria l’intera Commedia e pronto a guidare il pubblico in un viaggio ascensionale verso le vette del pensiero e della spiritualità. La sua conferenza, dal titolo Il Paradiso: Cantica per pochi eletti, proporrà la lettura e il commento di sei canti per un totale di 140 versi, accompagnando il pubblico in un viaggio ascensionale verso le sfere celesti della terza cantica. 

Con la sua riconosciuta capacità divulgativa e la sua profonda conoscenza dell’opera dantesca, Gobbi ci condurrà tra i cori angelici e le sfere celesti, svelando come in questa cantica sublime, filosofia aristotelico-tomistica, teologia cristiana e intuizioni cosmologiche straordinariamente moderne non siano compartimenti stagni, ma si intreccino in una sinfonia perfetta, disegnando una visione di un Dio sorprendentemente attuale. Sarà un’occasione unica per comprendere come il genio di Dante abbia anticipato concetti e interrogativi che ancora oggi risuonano con forza nella nostra società – tra cui il concetto del punto luminosissimo, simbolo divino che racchiude tutto l’universo, che sorprendentemente anticipa la visione scientifica del Big Bang – offrendo chiavi di lettura universali sull’esistenza, sul destino umano e sulla ricerca del divino.

Dopo i primi tre appuntamenti dedicati alla musica e alla poesia, all’educazione finanziaria nell’Inferno e alla rappresentazione dei demoni danteschi, la rassegna trova il suo epilogo naturale nel Paradiso: una conclusione che è anche un’apertura al pensiero, alla contemplazione, al mistero. Questo appuntamento finale non è infatti solo la chiusura di un ciclo di grande successo, che ha visto alternarsi docenti, studenti, musicisti e artisti in una riflessione interdisciplinare viva, appassionata ed attuale sull’opera del Sommo Poeta, ma un invito a immergersi nella bellezza vertiginosa del Paradiso dantesco, un’opera che continua a ispirare e a interrogare l’uomo contemporaneo sulla sua dimensione spirituale e intellettuale. La rassegna ha dimostrato ancora una volta la vitalità del messaggio dantesco e la sua capacità di generare riflessione e dibattito anche a distanza di secoli.

Come per ogni incontro del “Mese Dantesco”, l’ingresso è libero e aperto a tutta la cittadinanza.

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