MESSAGGIO DI SALUTO DEGLI ECC.MI CAPITANI REGGENTI GIOVANNI FRANCESCO UGOLINI E ANDREA ZAFFERANI AL PROF. RAFFAELE SALINARI PRESIDENTE DI TERRE DES HOMMES E ALLA COMMISSIONE NAZIONALE SAMMARINESE PER L’UNICEF IN OCCASIONE DELLA GIORNATA MONDIALE DEI DIRITTI DELL’INFANZIA
Ricorre oggi il ventunesimo anniversario dell’adozione di un importante documento internazionale, sottoscritto da quasi duecento Stati, sui diritti dell’infanzia
e dell’adolescenza.
L’occasione odierna, gentilissimi ospiti, ci invita ad una riflessione sugli esiti della adozione, da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite, di una Convenzione a seguito della quale a distanza di quasi una generazione, viene da chiedersi se siano state affrontate convenientemente le gravi problematiche della realtà infantile.
Vien da chiedersi insomma, se questa Convenzione, alla luce di tanti progetti non realizzati e di tanti principi disattesi non sia, invece, una conquista ancora da ottenere con impegno da rinnovare senza contraddizioni.
Oggi abbiamo nostro graditissimo ospite il Prof. Raffaele Salinari, Presidente di “Terre des Hommes”.
Miglior testimonianza per una giornata così importante non poteva esservi di quella fornita dal Prof. Salinari, che presiede un’Associazione prestigiosa che, da cinquant’anni, è in prima linea nella diffusione della cultura della prevenzione e del contrasto di tutte le forme di violenza e di abuso sui minori.
Non sarebbe giusto però disconoscere i significativi passi in avanti compiuti su questo delicato terreno, ma i principi contenuti in uno strumento normativo internazionale fra i più completi in materia di promozione e tutela dei diritti dei minori ci impongono un’analisi tanto lucida quanto severa per non cadere nell’equivoco e nella contraddittorietà di dichiarazione troppe volte disattese nelle loro consequenzialità.
Siamo convinti che occorre fare di più. Gli episodi di violenza e di sfruttamento e le conseguenze delle malattie e della malnutrizione dei bambini costituiscono un peso che grava sulle nostre coscienze perchè fanno parte dell’agire quotidiano dell’uomo in molte parti del mondo, mettendo allo scoperto condizioni di vita spesso privata di ogni prospettiva per il proprio futuro.
Le parole di denuncia che a più riprese vengono pronunciate da Enti prestigiosi che si occupano di tutela dei diritti dell’infanzia non devono rimanere inascoltate. Deve diventare invece ineludibile e doveroso mettere al centro del nostro agire un ordine giusto e corretto nel quale la tutela, il rispetto, la dignità di ogni essere umano, a partire dalla sua infanzia, vengano riconosciuti come principi cardine del vivere civile.
L’Unicef, l’agenzia delle Nazioni Unite che si occupa della tutela dei diritti dell’infanzia, ha sempre avuto parole di forte denuncia per quanto riguarda lo sfruttamento e gli abusi sui minori, ponendo in evidenza la necessità di interventi non più rinviabili sul piano della dignità di ogni essere umano, a partire dalla sua infanzia.
Anche la Commissione Nazionale Sammarinese per l’Unicef, presieduta dalla Dott.ssa Alessandra Albertini alla quale va la nostra vivissima considerazione per l’opera svolta, agisce da anni in maniera del tutto volontaria e con spirito di particolare generosità – a favore di chi non ha voce per chiedere e per farsi ascoltare – dimostrando con il proprio esempio l’impegno nei confronti di un importante sensibilizzazione civile.
A Lei, Presidente Albertini e a tutti i volontari sammarinesi Unicef porgiamo i sensi della nostra profonda stima.
Gentilissimi ospiti,
nel rinnovare a tutti voi il nostro saluto più cordiale, ribadiamo la convinzione che da questi presupposti di propensione e di solidarietà verso i più indifesi derivino le vere garanzie per un presente più giusto e più dignitoso, non solo per la realtà infantile, ma per noi stessi.
Sono premesse che devono risuonare come richiamo ad una forte responsabilità sociale e come tutela di una condizione che, purtroppo, neppure il civilissimo occidente ha dimostrato di saper garantire appieno, almeno in alcune forme di sopruso che talvolta sanno ben mascherarsi anche in ambito familiare.
Il nostro impegno deve rimanere costante e, anzi, deve arricchirsi di contenuti nuovi.
Auspichiamo che gli strumenti che istituzioni libere e civili mettono a disposizione di chi ha responsabilità di operare e di decidere possano consentire il pieno affrancamento da ogni sopruso compiuto nei confronti di chi non si può difendere: solo così avremo celebrato validamente una ricorrenza ricca di significato, al di fuori e al di sopra di inutili proclami.
San Marino, 19 novembre 2010/1710 d.F.R
