Meteo.sm: ”a cosa dobbiamo i forti venti che ci hanno sforzato per tutta l’estate e continuano a farsi sentire?”

«a cosa dobbiamo i forti venti che ci hanno sforzato per tutta l’estate è continuano a farsi sentire?»

Prendiamo con piacere spunto da questa interessante domanda che ieri ci ha posto la Porta del Paese per fare una breve analisi sulla ventosità dell’estate 2017 a San Marino.

Diciamo subito che la calda e siccitosa estate 2017 non è stata particolarmente ventosa a San Marino.

I dati registrati dai nostri anemometri mostrano tutti come la velocità media del vento si sia attestata sui valori normali, in qualche caso anche un po’ al di sotto.

E ciò è effettivamente in linea con quanto ci si attende da una estate dominata da condizioni anticicloniche, ovvero dal bel tempo.

Ad esempio, facendo riferimento alla nostra centralina di Borgo Maggiore, che possiede una serie storica di misure del vento lunga 14 anni, il trimestre giugno-luglio-agosto 2017 è stato caratterizzato da una velocità media del vento di 7,4 km/ora, a fronte di un valore “normale” di 8,1 km/ora.

Durante l’estate appena trascorsa le perturbazioni atlantiche si sono in genere mantenute molto lontane dal bacino del Mediterraneo, interessato in maniera persistente ed anomala da un campo di alta pressione molto livellato di origine sub-tropicale nord-africana.

Condizioni che hanno sfavorito in generale la ventilazione a larga scala (vento sinottico) e favorito la ventilazione locale a regime di brezza di mare (dì) e di terra (notte).

E’ quindi la scarsa ventilazione una caratteristica delle estati molto calde e siccitose? Non sempre.

Fu ad esempio il caso dell’estate 2012, anche quella caratterizzata da un anomalo dominio anticiclonico di origine sub-tropicale sulla penisola italiana e che fece contare, al pari dell’estate 2017, ben nove ondate di calore.

A San Marino, così come nei territori limitrofi, l’estate 2012 fu altrettanto eccezionalmente calda di quella del 2017 e come quest’ultima contò solamente sei episodi di pioggia.

Per inciso, i nostri dati mostrano che nella parte bassa del territorio l’estate 2012 fu addirittura uno/due decimi di grado più calda dell’estate 2017.

Ma a San Marino, l’estate 2012 fu caratterizzata da una intensità del vento superiore alla norma.

Una possibile spiegazione viene dal fatto che le perturbazioni atlantiche riuscirono ad avvicinarsi maggiormente alla penisola italiana e lo scudo anticiclonico africano pur bloccandone l’ingresso le fece avvicinare quel tanto che bastò per attivare per molti giorni di seguito i venti occidentali che sempre precedono i fronti perturbati atlantici.

Braccio di ferro che produsse molte giornate con venti sostenuti di libeccio (“garbino”, vento caldo e secco di natura catabatica, ovvero di caduta sul versante adriatico dell’Appennino) che contribuirono a rendere l’estate 2012 più ventilata della norma.

Garbino che invece quest’estate è stato scarsamente presente rispetto a quella del 2012.