Io sono un ipergarantista, critico, fortemente critico, verso la magistratura che si fa potere politico, sono critico, potrei anche essere violentemente critico, verso il giustizialismo che si fa pensiero politico dominante.
Io non ho fiducia nella Magistratura.
Ipocriti tutti i politici che dicono il contrario.
Non ho fiducia nella Magistratura che premia, promuove, i torturatori di Tortora, che spazza via i 5 partiti storici che hanno fatto la Repubblica, che impone le leggi al Parlamento, che mette sotto inchiesta la maggioranza dei sindaci italiani per affermare un proprio primato, che si fa un partito suo affidato ad un comico, ad un costruttore di siti con contratti milionari da parte di aziende aiutate da emendamenti, ad un avvocato che non sa leggere gli statuti di una associazione.
Non ho fiducia nella stampa che è collaterale ad un “sistema”, che nega la giustizia, la democrazia, il normale flusso politico democratico fra popolo, istituzioni, potere.
Infatti.
Eleggiamo il Parlamento, i sindaci, ma comandano loro.
Basta un avviso di garanzia, un articolo ben congegnato e preventivamente concordato, e l’ elezione di un sindaco, alle quale hanno partecipato migliaia, decine di migliaia, milioni di persone, va in poltiglia.
Io non ho fiducia.
Però, però, mi tremano i polsi.
Ho paura a leggere il nuovo libro di Sallusti e Palamara.
Perché io le cose le so.
Le sapevo anche prima di leggere il precedente libro del duo.
Le racconto da decenni.
Da Tangentopoli.
Ma vedere scritti in quel libro, papali papali, fatti che nessuno è in grado di smentire, che raccontano non una giustizia malata, non solo, ma una democrazia inesistente, perché il corso della storia democratica, da Berlusconi a Renzi( dopo la grande prova generale con Craxi) , è stata più volte deviata, da iniziative giudiziarie con la fanfara della stampa, mi ha fatto male. Malissimo.
Perché era, è, peggio di quanto pensassi.
E pensavo il peggio.
Adesso ho paura di leggere questo nuovo libro.
Ho letto alcuni stralci apparsi su alcuni giornali.
E sto già male. Malissimo.
E’ ancora peggio.
È spiegato come esistano, nella realtà, da decenni, dopo il momento in cui tutto iniziò, dopo Tangentopoli, poteri più o meno invisibili. Buchi neri. Che sono diventati voragini.
Che sistematicamente falsano il gioco democratico.
Cose scritte da chi, per anni, ha diretto la marcia.
La marcia di poteri non democratici, non eletti, verso, contro, i poteri democratici eletti.
Vi sono descritti, con dovizia di particolari, con nomi e cognomi, i meccanismi per costruire carriere, distruggere carriere, nella magistratura, in politica, nei ministeri, nei comandi di polizia.
Con la complicità della stampa che è lì per disinformare.
Mi tremano i polsi. Ho paura. Non vorrei leggere di più.
Non vorrei dover abbandonare tutto e scappare via da questo Paese.
Leggendo tutto.
Mi tremano i polsi.
Ma leggerò. Tutto.
Sergio Pizzolante