Potrebbe avere le ore contate il rapinatore violento di viale Ceccarini. L’uomo che ha svaligiato la gioielleria Amuleti e ferito la commessa, è stato ripreso distintamente dalle telecamere e ha lasciato anche le impronte. E’ molto alto, intorno al metro e novanta, e dal fisico atletico. E’ stato filmato non soltanto da Amuleti, ma anche dalle telecamere della gioielleria Baleani, dove il malvivente era entrato poco prima. Poi però, vedendo che alla Baleani c’erano parecchie persone all’interno, ha desistito e ha ‘puntato’ sulla Amuleti, dove invece c’era solo la commessa. Il rapinatore è rimasto per una mezzora buona nella gioielleria. Dopo aver chiesto di poter vedere alcuni preziosi, l’uomo ha aggredito senza scrupoli la commessa e ha cominciato a picchiarla, anche al volto. La ragazza ha provato a reagire, ma non c’è stato nulla da fare. Il rapinatore l’ha minacciata, puntandole un oggetto (forse un coltello o un arma) contro la spalla. «Se ti muovi ti ammazzo». Poi l’ha buttata nel caveau della gioielleria, e dopo poco è scappato. La riminese è ancora sotto choc. Ha riportato ferite lievi (un labbro rotto e poco altro), ma il trauma per lei è stato fortissimo. «Mi ha picchiato selvaggiamente, ho avuto paura di morire. E’ stato un incubo», ha raccontato la ragazza ai carabinieri. Che, dopo aver raccolto i filmati e le impronte, si sono messi subito a caccia del rapinatore: l’uomo potrebbe avere le ore contate. Anna Baleani, titolare dell’omonima gioielleria, lo aveva incrociato pochi minuti prima nel suo negozio. «Se ne è andato perché ha visto che eravamo in tanti – dice – E’ fondamentale per chi fa questo lavoro: in gioielleria non deve mai restarci una persona sola, che sia il titolare o un dipendente». Dopo la violenta rapina la Baleani e i colleghi chiedono misure di sicurezza più elevate. «I controlli già li fanno, ma tra viale Ceccarini e dintorni sono presenti almeno una dozzina di gioiellerie. Per noi, e per tutte le altre attività, sarebbe importante poter contare su un presidio fisso in viale Ceccarini. Basterebbe un gazebo, con vigili, carabinieri e polizia a darsi il cambio durante la giornata. Averli sempre qui è un deterrente per i malintenzionati, e farebbe stare tutti noi più tranquilli». Anche i privati possono fare di più: «Con il contributo di tutti gli operatori – dice la Baleani – potremmo garantire la presenza fissa delle guardie giurate tutta la notte». E Onelio Banchetti, presidente di Federpreziosi-Confcommercio, chiede «più controlli, e anche incentivi per chi investe in sicurezza». Il Resto del Carlino
