
Il torneo Masters 1000 di Miami non porta buone notizie per Matteo Berrettini, che si è dovuto ritirare nel giorno del suo esordio, al secondo turno, a causa di un problema alla mano destra. Niente match con l’argentino Juan Manuel Cerundolo, quindi, e un altro azzurro fuori causa dopo l’eliminazione, ieri, di Lorenzo Musetti, un po’ a sorpresa, per mano dell’australiano Alexei Popyrin). A proseguire il percorso, ma con un avvio di cammino davvero sofferto, sono stati Fabio Fognini e Jannik Sinner. Solo a leggere il punteggio (6-7, 6-2, 7-6), si capisce che non è stata una gara facile per Fognini, costretto alla rimonta contro il giapponese Taro Daniel dopo aver perso malamente al tie break il primo set.
Una partita che lo aveva visto rubare due volte il servizio al rivale ma altrettante subire il controbreak dopo aver sprecato ben tre set point nel decimo gioco. Nel tie break il 34enne di Arma di Taggia in pratica non ha giocato: Daniel è volato sul 5-0, chiudendo poi per 7-1. Nel secondo set, l’azzurro ha trovato continuità e in mezz’ora ha riequilibrato la sfida ma nel terzo si è di nuovo complicato la vita obbligandosi ancora al tie break, stavolta vincente anche se non certo sereno. Sul suo cammino, domenica, dovrebbe trovare l’insidioso Andrey Rublev, n.7 del ranking. L’altoatesino Sinner, che aveva di fronte il 22enne finlandese Emil Ruusuvuori, si è imposto per 6-4, 3-6, 7-6. Tanta fatica non sembrava necessaria dopo un primo set vinto in scioltezza, ma altrettanto facilmente l’azzurro ha perso il secondo e nel terzo si è combattuto punto a punto fino al 10-8 del tie break. Al prossimo turno, Sinner dovrà affrontare il 19enne spagnolo Pablo Carreno-Busta. Intanto c’è preoccupazione per Berrettini, che già ad Acapulco, un mese fa, era stato fermato da un problema fisico, allora agli addominali. Il n.1 del tennis azzurro, n.6 Atp, capito e risolto il nuovo disturbo insorto, dovrebbe a questo punto tornare in campo sulla terra rossa del torneo di Montecarlo, che comincerà il 9 aprile
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