MICHELE GUIDI: Rien-van-plu ;Aziende sammarinesi fate il vostro gioco..scommettete su San Marino….

Mi ero appena appisolato durante la trasmissione “Indaco” di qualche mese fa,quando ad un certo momento sentii urlare la signora Michelotti titolare della SIT di Faetano con voce strozzata dire che i decreti incentivi avrebbero tagliato l’economia sana della Repubblica.


Dopo tanto tempo alcuni esponenti dell’ANIS alle stesse domande sullo stesso problema affermano che lo scambio di informazioni sulle merce di entrata e uscita c’era anche prima,tutto questo non cambierà nulla.
A questo punto, visto le tante aziende che riducono personale e le dichiarazioni dei titolari di volere trasferire l’attività in italia, mi piacerebbe sapere quali sono le intenzioni o la politica industriale sia del governo sia degli imprenditori.
C’è da chiedersi, almeno, se tutti questi sacrifici sul fronte occupazionale siano davvero necessari per superare la crisi e rilanciare l’industria, o se, invece, il semplice taglio dei dipendenti, magari accompagnato da dichiarazioni di chiusure di fabbriche e da delocalizzazioni produttive, non sia una scorciatoia per recuperare margini di profitto con chiaro attacco al mondo operaio e del lavoro con rinunce e tutele per i loro diritti acquisiti negli di lotta, tempi e modi di lavoro, il ritorno delle 40 ore giornaliere, flessibilità, oltre bypassare l’ufficio di collocamento con assunzioni a secondo il picco di lavoro e soprattutto contratti non firmati che rendono molle il sindacato.
Aumentare la competitività riducendo il benessere dei lavoratori è una soluzione in cui gli sforzi ricadono sugli operai. Costringere dei padri di famiglia ad accettare condizioni di lavoro ulteriormente degradanti, e quel che peggio svilenti della loro dignità di lavoratori, non è una strategia aziendale: è una scappatoia.
Dall’altra parte un sindacato che non riesce a coinvolgere con la partecipazione e l’attivismo più i lavoratori (vedi anche l’ultimo sit-in meno di 100 persone se consideriamo gli stipendiati della C.S.U), chiamando in piazza gli stessi con motivazioni tutti inerenti alla politica e ai politici, come l’entrata all’unione europea oppure rapporti bilaterali e alle relazioni economiche internazionali, i rapporti con l’Italia, oppure urlare al ritorno alle elezioni, abbiamo bisogno di sentire i nostri dirigenti sindacali parlare di lavoro, famiglia, ma soprattutto di non veder alle manifestazioni squadre pro o contro o personalismo, bisogna che chi è a capo si metta a disposizione e non dell’apparire, l’unione del sindacato rende il mondo del lavoro e i lavoratori forti e coesi.
Davanti a questa crisi SAN MARINO ne uscirà con profonde ristrutturazioni e con tagli occupazionali, ma anche in questo momento ci sarebbe spazio per un intervento pubblico, una regia del governo in grado di orientare le scelte industriali, gli investimenti, per verificare se davvero chiusure e licenziamenti non abbiano alternative.

Sarebbe necessaria,insomma, una coerente politica industriale.
Ancora a me da fastidio chi si permette di fare il facilone su cose che accadono in questi giorni. Tornando al discorso Passepartout, che licenzia lavoratori (sammarinesi e italiani) adducendo scuse puerili del tipo “non possiamo permetterci la cassa integrazione per un danno d’immagine” Ditte che :” hanno usufruito di sconti fiscali fino al 90% per 10 anni. ” Fra queste c’è Passepartout!!! Compagni che sono stati formati con i soldi dello stato, pubblicizzati alla T.V. di stato, ad oggi ad essere licenziati e ridicolizzati, come dire cornuti e mazziati? Con gli sconti fiscali al 90 (!!!!!) % si, e adesso che c’è da fare sistema, e serrare le fila, licenzi??

Passatemi il termine…ci vuole una bella faccia  tosta per non dire peggio!!Ma che paese è questo???
Ma cio’ che preoccupa ORGOGLIO OPERAIO a San Marino e’ soprattutto, fin quando la cassa integrazione richiesta dalle aziende adempirà al suo dovere?  Ad’oggi quello che ha sorretto i redditi dei lavoratori dell’industria è stato questo strumento.
La finanziaria che in questi giorni ha visto riunito il governo,non ha toccato i punti ammortizzatori sociali, sarà ancora cosi disponibile a fiume, oppure sarà ristretta a sole alcune aziende? Visto che a noi in busta paga è diminuita al 82% , stiamo pagando 0,30%  per il fondo pensionistico e lo 0,7% per la cassa integrazione, tutto questo inserito nel famoso tavolo tripartito, ciò nonostante non ancora firmati da tutte le parti i contratti industria.
 
A settembre vedremo lo stato di salute dei conti pubblici e l’esito della manovra “Valentini”, se sarà in negativo, avverrà una guerra degli stracci, con tagli del personale, sia sammarinesi che frontalieri, un aumento dei lavoratori in mobilità (che è pagata dallo stato) un guardarsi gli uni con gli altri chiamando da parte sammarinesi, tutti i politici conoscenti a disposizione per avere un posto di lavoro. “Cosa accadrà a questi lavoratori ?”.
E’ sicuro invece,da parte del governo, lo vediamo in un progetto di dividere i lavoratori in buoni e cattivi, già visto in Italia, sostenendo la Sammarinesità.
Conferenza di A.P; con stop dei permessi di residenza e soggiorno, festa del’ALBA SUL MONTE dove si sottolinea la totale Sammaninesità.
Non pensino i furbi che ad oggi ci siano scorciatoie perché noi vigileremo ….
La forza di un’ organizzazione non arriva da nessuna altra parte se non dalle persone che ci lavorano..TUTTI UNITI SIAMO UNA FORZA ,DA SOLI SIAMO UNO….
                                                    Un saluto da MICHELE Guidi (Orgoglio Operaio)