MICHELE GUIDI: Voi operai costate troppo!!!!!!

Una fabbrica , un industriale che sfrutta la crisi per spostare la produzione dove i costi sono più bassi.

Saranno,comuni ,regioni nord contro sud,Europa del est, ma in questo gioco al massacro si sarà anche San Marino e i suoi operai e impiegati.

Il messaggio è stato esplicito:”Voi operai costate troppo”,l’azienda non è competitiva con prezzi del mercato ,andiamo a produrre in Romania  Il trasferimento di attività industriali negli ex paesi dell’Est comunista non è una novità per l’ Italia o San Marino, gli industriali dalla nostra zona ,è aperta la strada, ma oggi pare tornare di gran moda,di fronte alla crisi economica.

L’azienda comunica,nei tempi di legge,che noi operai costiamo troppo,e quindi vuole andare a produrre in Romania, qui vuole lasciare solo gli uffici.

Per noi operai non c’è futuro.

Dicono che siamo cari, ma siamo ai minimi contrattuali, nè premi, niente.

 Cosa dovremmo fare per mantenere il posto? Forse tagliarci lo stipendio, ma non basterebbe. La verità è semplice:ci vogliono sbattere fuori, la crisi è un’occasione per spostare la produzione, andare dove i costi sono più bassi, i lavoratori sono meno tutelati e con meno diritti.

Le aziende promettono agli impiegati che manterranno il posto e questo impegno determinerà,purtroppo, la divisione tra i lavoratori.

Operai da una parte, impiegati dall’altra, come effetto collaterale di questo brutto momento.

Gli impiegati si illudono,o penseranno di essere salvi,magari ……lavoreranno per qualche tempo,ma se qui non ci sarà la produzione diventeranno inutili anche loro. Purtroppo il momento non ci ha aiuta, non siamo solidali,l’uno con gli’altri ,dobbiamo batterci tutti insieme invece,gli impiegati non vengono in assemblea, non partecipano ai nostri scioperi, sembra che vivano in un altro mondo.

Ciò che li fa sentire tranquilli è il lavorare vicino al titolare ,questo li fa sentire tranquilli o,si sentono sicuri,o forse hanno solo paura.

L’attrazione della Romania per le imprese italiane e sammarinesi è sempre stata forte negli ultimi anni, e oggi vive una nuova fase di interesse e di sviluppo.

C’è un legame fortissimo tra l’Azienda italiane e di conseguenza anche sammarinesi l’ex Paese di Ceausescu.

Sono circa 28 mila le piccole e medie imprese nazionali ,che operano in Romania.

 Oggi le condizioni per una nuova ondata di delocalizzazione e di investimenti in Romania sono molto interessanti,banche e grandi gruppi nazionali stanno facendo la fila per non farsi sfuggire l’affare.

La ragione non sta solo nel basso costo della mano d’opera e nella possibilità per le imprese di godere di una maggiore “libertà”nelle relazioni industriali.

 L’attrazione è determinata dal fatto che Bucarest ha a disposizione ben 31 miliardi di euro di fondi strutturali dell’Unione Europea, destinati a modernizzare il Paese. Un tesoro di cui molti vogliono beneficiare!!!!!.

San Marino se vorrà sostenere una economia sana, creare lavoro,dovrà attuare le opportunità favorevoli  ,scontrandosi con  tanti altri paesi ,i quali ,non sarà solo la Romania,ma anche la vicina Coriano o Verucchio,per far si che aziende straniere trovino,la voglia e il terreno fertile per stabilirsi in Repubblica. 

                                           Un saluto da Michele Guidi ( Orgoglio Operaio)