Vietare l’accesso ad un territorio significa considerare i cittadini diversi fra loro
La domanda non è: “Chi è”? La domanda è: “Pecché”?
In questi giorni ho letto che esistono cacciatori bravi che colpiscono sempre la preda, ma per la nostra sicurezza consiglio comunque di non entrare nei territori destinati alla caccia al cinghiale nei giorni stabiliti. Ho conosciuto bravi piloti di moto e di auto a cui sono capitati incidenti su strade comuni, ci hanno fatto credere che esistono bombe intelligenti, ma abbiamo visto morire bambini. Non è più un conflitto fra animalisti e cacciatori, ma una battaglia per la libertà, contro le disuguaglianze.
Perche deve essere vietato l’accesso ad un territorio? Perche un nonno il mercoledì e il sabato non può passeggiare liberamente in un parco insegnando al proprio nipote i segreti del bosco? Perché un pensionato nel tempo libero non può coltivare il suo orto? Perché non si potranno in quei giorni raccogliere erbe in aperta campagna , funghi oppure tartufi? Forse in questo paese esistono cittadini di serie A e cittadini di serie B? Si tratta di un sopruso anche per chi avesse votato questo governo.I cittadini si stando però attivando. Il 10 novembre ci saremo anche noi nei territori della caccia al cinghiale, con tamburi e trombe, ma anche con fotocamere e macchine digitali, per dire ‘no’ al decreto ‘Venturini’ e a soprusi di questo genere.Vogliamo un cambiamento delle politiche ambientali che vanno dalla tutela del territorio e della fauna locale fino ad istituire parchi adibiti al ripopolamento. Un maggiore senso civico e rispetto dell’ambiente, che riguardi la raccolta deferenziata, il rispetto dei corsi d’acqua e dell’aria, la raccolta separata delle acque reflue e piovane, le energie alternative, insomma meno impatto dell’uomo sull’ambiente.
Abbiamo bisogno di un cambio di mentalità e le associazioni che si occupano di ambiente possono fare moto a partire dall’apporre la loro firma sui decreti riguardanti l’ambiente e il territorio.
Per questo invito l’Apas, la Micologica , Oasi Verde, i comitati di zona a tenersi in contatto e compattarsi per essere in prima linea.
(Michele Guidi)