(Kothen) “Sto lottando per avere giustizia. È questa l’unica cosa che mi tiene ancora in vita”. Mentre ci parla, Karsten Hempel ha due occhi che esplodono di rabbia e dolore. Fanno venire i brividi. Questo uomo sulla sessantina dal modo di fare delicato è un padre che ha perso il suo unico figlio. La cosa peggiore che possa succedere a un genitore, quindi. Ora la sua storia, dopo essere stata soffocata dall’omertà dei principali media tedeschi, arriva in Italia. “Il 29 settembre 2017 mio figlio è stato picchiato a morte da un richiedente asilo siriano davanti a un centro commerciale a Wittenberg. L’episodio – racconta Karsten – è stato ripreso dall’inizio alla fine da una telecamera di sorveglianza dell’edificio”. Dopo aver denunciato il fatto tramite i suoi legali, infatti, Karsten riceve dalla procura di Dessau una copia del filmato.
Come si può vedere dalle immagini, la sequenza è piuttosto chiara. Il 29 settembre 2017 verso le 15 Marcus Hempel, 30 anni, arriva al centro commerciale insieme alla sua fidanzata. La coppia parcheggia le bici e si avvia a piedi verso l’ingresso. Intanto i quattro richiedenti asilo siriani sono fermi su un lato. Marcus è già oltre la porta quando uno di loro urla qualcosa. Il trentenne torna allora indietro innervosito. I due iniziano a discutere e a spingersi, fino a quando Marcus tira uno schiaffo al siriano. L’immigrato, a quel punto, si scaglia contro di lui e lo colpisce alla testa. Una, due, tre volte. Al terzo pugno Marcus finisce per terra sbattendo violentemente la testa. Morirà qualche ora dopo in ospedale.