
“Le nostre trattative con le autorità italiane per un porto più vicino purtroppo non hanno avuto successo. L’Italia non è aperta alla discussione e ha rifiutato categoricamente le nostre richieste. Non abbiamo quindi altra scelta che obbedire e proseguire verso nord verso Ancona”. Così Medici senza frontiere che gestisce la Geo Barents in navigazione verso la città marchigiana con 73 migranti salvati al largo della Libia. Aderire alle indicazioni delle autorità, però, puntualizza la ong, “non significa essere d’accordo. La nostra posizione rimane invariata: è inaccettabile mandarci a Ancona mentre altri porti idonei sono molto più vicini, soprattutto in queste condizioni meteo.️ Questo è contro il diritto marittimo internazionale e il miglior interesse dei sopravvissuti. Ancora una volta – aggiunge – questa decisione prende di mira le ong di ricerca e soccorso, ma il vero prezzo lo pagheranno le persone che fuggono attraverso il Mediterraneo centrale e si trovano in situazioni di disagio. Non rimarremo silenziosi e inattivi!”.
Telefonata al ministro degli Esteri Tunisia Othman Jerandi del ministro degli Esteri Antonio Tajani. “Ho chiesto un forte impegno al governo tunisino – scrive su twitter Tajani – per contrastare le partenze irregolari dei migranti e sul favorire un maggior numero di rimpatri. Presto sarò a Tunisi: il governo italiano lavora per risolvere l’emergenza immigrazione”.
Ocean Viking e Geo Barents “sono navi di stazza importante, in passato si sono trattenute in mare per 2-3 settimane in condizioni meteo simili a queste, non sono proibitive, nulla di eccezionale”. Così il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi in conferenza stampa ad Agrigento, sulle proteste delle ong per il lungo viaggio determinato dall’assegnazione del porto di Ancona. Sui porti assegnati alle navi ong “facciamo le cose in modo responsabile. Puntiamo ad un’equa distribuzione su tutti gli altri luoghi di possibile sbarco, con il compito di sgravare Sicilia e Calabria non devono essere condannate ad essere il campo profughi dell’Europa”.
E arriverà domani pomeriggio, verso le ore 19 alla banchina 22 del porto di Ancona la nave Ocean Viking con a bordo 37 migranti salvati al largo della Libia, si apprende dalla Prefettura di Ancona che sta coordinando le operazioni per l’accoglienza e l’assistenza dei naufraghi. Per l’altra nave, la Geo Barents, con 73 migranti a bordo, l’approdo ad Ancona potrebbe slittare al 12 gennaio ma non è escluso un anticipo.
In Italia già 3.673 sbarcati nel 2023, dieci volte più del 2022.Pakistani i più numerosi, 146 minori non accompagnati
Sono già 3.673 le persone sbarcate in Italia nei primi nove giorni dell’anno secondo i dati del Viminale. Una cifra che è di dieci volte superiore a quella registrata nello stesso periodo del 2022, quando gli arrivi furono 378. Pakistani (345), egiziani (201) e siriani (192) le nazionalità più rappresentate. I minori non accompagnati sbarcati finora sono 146.
Il sindaco di Lampedusa chiede di consentire assunzioni al Comune. Personale impegnato quotidianamente a risolvere problemi sbarchi
“Il Governo ci deve consentire di poter assumere personale: ho 15 dipendenti in tutto e metà di questi impiegati sono quotidianamente impegnati a risolvere questioni e problemi dell’hotspot, ad iniziare dall’ufficiale di Stato civile che è perennemente impegnato a fare pratiche per le vittime. Ma anche l’ufficio tecnico è sistematicamente impegnato con problemi per spazzatura, reflui fognari dell’hotspot e barchini sparsi ormai su tutte le nostre coste che sono deturpate”. Lo ha detto il sindaco di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino, ad Agrigento per partecipare al Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica convocato dal prefetto Maria Rita Cocciufa alla presenza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. “Oltre a poter assumere personale ci servono risorse economiche – ha aggiunto il sindaco Mannino – che devono essere anticipate. Non posso vincolare tutte le risorse del nostro bilancio, togliendo servizi ai miei concittadini, ad esempio vincolando somme dei servizi sociali, delle politiche giovanili, delle manutenzione stradale per poter affrontare le spese che derivano dall’hotspot o da molo Favarolo”. Il Comune di Lampedusa e Linosa è sull’orlo del dissesto finanziario, anche a causa della passata gestione amministrativa. “Per scongiurare il dissesto servirebbe almeno un milione e mezzo di euro per andare a coprire il disavanzo che si è accumulato in questi anni – ha spiegato Mannino – e poter operare in serenità. Era una di quelle misure che ci era stata promessa nel ‘pacchetto Lampedusa’ e che spero possa trovare spazio all’interno del decreto ‘Mille proroghe’”.
Svezia, ‘non ci sarà nostra iniziativa su ricollocamenti’. Danielsson, ‘serve chiara base legale ma Paesi più consapevoli’
“Da parte nostra non prenderemo alcuna iniziativa sulla questione ricollocamenti”. Lo ha sottolineato l’ambasciatore svedese Lars Danielsson presentando alla stampa le priorità della presidenza semestrale Ue guidata da Stoccolma. Il diplomatico non ha escluso che il capitolo della redistribuzione sia comunque sul tavolo del Consiglio europeo del 9 e 10 febbraio. “Oggi nell’Ue c’è maggior consapevolezza che c’è un interesse comune ma serve una chiara base legale che sia compresa da tutti i membri” per un accordo sulla dimensione interna del dossier migranti, ha spiegato.
Primo sbarco del 2023 a Crotone, arrivati in 62. Barca a vela soccorsa al largo, ci sono anche donne e bambini
Primo sbarco di migranti del 2023 nel porto di Crotone. E’ avvenuto la notte scorsa quando sessantadue persone sono giunte a terra dopo essere state soccorse al largo di Isola Capo Rizzuto. Ad intercettare il veliero, partito dalle coste turche, è stata un’unità navale della Guardia di Finanza. A bordo dell’imbarcazione c’erano anche 21 bambini e 16 donne. I profughi provengono da Iran, Iraq, Afghanistan e dal Bangladesh. Le operazioni di sbarco nel porto sono state coordinate dalla Prefettura di Crotone e gestite dall’Ufficio immigrazione della Questura. I migranti sono stati accolti dai volontari della Croce Rossa Italiana che ha provveduto poi al loro trasferimento nel centro di accoglienza di Isola Capo Rizzuto.
Sono 884 gli ospiti nell’hotspot di Lampedusa
Sono 884 i migranti presenti all’hotspot di Lampedusa, a fronte di 398 posti disponibili. Ieri sera, con il traghetto di linea Cossyra che è giunto all’alba a Porto Empedocle, sono stati trasferiti 202 ospiti. Da oggi le condizioni del mare vengono date come proibitive e dunque le traversate dovrebbero interrompersi. Ieri, con 6 diversi barchini sono complessivamente giunte 243 persone. Nel primo pomeriggio ad Agrigento, convocato dal prefetto Maria Rita Cocciufa, si terrà un comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica alla presenza del ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, del capo della polizia, Lamberto Giannini, e del sindaco delle Pelagie Filippo Mannino.
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