Migranti in attesa a Ventimiglia, c’è paura ma “ci proveremo”

(ANSA) – VENTIMIGLIA, 11 NOV – “Basta aspettare qualche
giorno, poi ci riproviamo anche se un po’ di paura c’è”. Salah
viene dal Darfur, dice di avere 18 anni e non è al suo primo
tentativo di passare il confine. Si trova nel parcheggio dietro
alla stazione a Ventimiglia, con altri suoi connazionali, molti
arrivati qui dopo i viaggi sui barconi, con pochi stracci e
stomaco e tasche vuoti. La notizia che i francesi hanno serrato
i controlli non li spaventa. “Li conosciamo i francesi, no? ma
non è che non ci riproviamo. E anche se hanno arrestato qualche
passeur nei giorni scorsi, loro ci saranno sempre per noi. Ci
vivono, con noi, ci prendono i soldi. Vedrai che stasera
qualcuno si farà vedere”.
    Più preoccupato è Taki Hassan, presidente del centro
culturale di fratellanza islamica, che riceve alla moschea molti
dei migranti senza documenti arrivati con i barconi. “Diamo loro
da mangiare e da vestirsi, vengono qui anche per lavarsi e per
pregare ma cosa succederà se non riusciranno più a passare?
Oppure se i passeur spariscono, come faranno a fare i sentieri
di notte? Che fine ha fatto il patto di amicizia siglato dalla
Francia con il nostro Presidente Mattarella? Sono preoccupato
per quello che potrà succedere qui – ha concluso – se aumenterà
il numero delle persone che arrivano con i barconi”. (ANSA).
   


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