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Martedì mattina l’europarlamento si riunirà per discutere della situazione migratoria. Lo si è deciso, nel corso dell’ultima seduta plenaria a Strasburgo, approvando una mozione del gruppo Socialisti e Democratici e del gruppo dei Verdi. Un dettaglio quest’ultimo molto importante a livello politico. Perché nell’approvare la mozione, il parlamento europeo ha respinto la richiesta avanzata dal Partito Popolare Europeo in cui si chiedeva di discutere unicamente del caso italiano.
Il principale partito del centrodestra europeo quindi, aveva spinto per un riconoscimento della specificità dell’emergenza in Italia. L’europarlamento ha però bocciato questa prospettiva, abbracciando invece la linea del centrosinistra: discutere di immigrazione sì, ma partendo dalla contesto generale. Disconoscendo di fatto l’esistenza di un’emergenza nel nostro Paese.
Le parole di Manfred Weber
A proporre la mozione a favore di una sessione dedicata all’emergenza italiana, è stato il presidente del partito popolare europeo Manfred Weber. Quest’ultimo, nel corso del suo intervento a Strasburgo, ha sottolineato la delicata situazione subita dal nostro Paese in materia di sbarchi e immigrazione.
“In Italia sul fronte migratorio c’è una situazione di emergenza – ha dichiarato Weber davanti ai suoi colleghi eurodeputati – ma la Francia e la Germania non aiutano, l’Austria e altri Stati non aiutano in questo momento l’Italia. Quindi c’è emergenza concreta, vera, reale”. Parole chiare quindi, volte a un riconoscimento di una situazione italiana differente rispetto a quella del resto d’Europa.
Il suo intervento è stato anticipato in un’intervista pubblicata stamane sul Corriere della Sera. Qui Weber ha lanciato un primo monito al suo stesso Paese, la Germania, e alla Francia. Berlino e Parigi sono state esortate a fare di più a favore dell’Italia. Una posizione non nuova, visto che già a novembre ha rimarcato le difficoltà di Roma di far fronte da sola all’impennata di sbarchi. A gennaio Weber si è anche scagliato contro la decisione, adottata dal governo tedesco, di dare soldi ad alcune Ong impegnate a largo della Libia. “Chi dà i soldi – aveva detto in quell’occasione – paghi anche i soccorsi”.
Nel corso dell’intervista al Corriere, Weber ha richiamato il piano del presidente della commissione Ue, Ursula Von Der Leyen, giudicandolo positivo ma al momento molto lento nella sua applicazione. L’intervento odierno a Strasburgo del capo del Ppe non ha quindi rappresentato un unicum. La sua proposta tuttavia è stata bocciata. L’europarlamento non ha voluto fissare un dibattito organico avente come oggetto principale la crisi in Italia. I deputati hanno invece approvato, con 252 voti favorevoli e 119 contrari, la mozione di S&D e Verdi su un dibattito relativo alla situazione in Europa.
La sponda tra il Ppe e Roma
Anche se la linea di Weber e del Ppe non è passata, sotto il profilo politico la proposta dell’eurodeputato tedesco appare significativa. Essa certifica infatti un vero e proprio asse con Giorgia Meloni. Le posizioni dei due appaiono in sintonia, specialmente sul fronte immigrazione. Weber del resto ha spinto il Ppe su linee più a destra negli ultimi anni, come evidenziato dall’apertura al finanziamento europeo dei muri lungo le frontiere esterne più delicate.
La convergenza tra il Ppe di Weber e l’esecutivo di Roma è possibile spiegarla in primis con la volontà, mai celata dal deputato tedesco, di creare un unico centrodestra europeo. Ad ogni modo, la presa di posizione di Weber è significativa anche alla luce delle parole del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, pronunciate oggi a Varsavia. Nel corso della sua visita in Polonia, il capo dello Stato ha evidenziato la necessità di rinnovare le regole sull’immigrazione, esortando l’Ue a fare in fretta. “Le norme attuali – ha dichiarato Mattarella – sono preistoriche”.
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