Migranti. L’Austria chiede di fermare i 300mila pronti a sbarcare in Italia: ”chiuderemo il Brennero”

migrantiIMMIGRAZIONE: l’Italia finisce nuovamente sotto accusa. L’Austria attacca duro parlando di 300mila profughi decisi ad attraversare il Mediterraneo per raggiungere l’Europa e avverte Roma: siamo pronti a chiudere il Brennero per fermare l’orda degli stranieri. Intanto a Londra il
Times punta il dito contro il nostro Paese per i documenti falsi forniti ai migranti che cercano di raggiungere il Regno Unito: la maggior parte sono italiani. Tanto che le autorità di polizia britanniche si lasciano andare nel dire che i documenti italiani rappresentano il «punto debole» dei controlli sull’immigrazione.
OGGI il ministro dell’Interno di Vienna, Johanna Mikl-Leitner sarà a Roma per incontrare il suo collega Angelino Alfano. Ma più che un vertice si preannuncia come l’occasione, per l’Austria, di avvertire per l’ennesima volta il vicino di casa. Con toni che non sono affatto concilianti, ma più simili a un ultimatum. «Il numero dei migranti che raggiungono l’Italia attraverso il Mediterraneo – ha detto ieri il ministro austriaco – potrebbe raddoppiare da 150mila a 300mila, di conseguenza Vienna potrebbe chiudere il valico del Brennero». «Come con i Paesi della rotta balcanica, Slovenia, Croazia e Macedonia, vogliamo informare anche l’Italia delle azioni che potremmo intraprendere se i flussi di migranti dovessero arrivare in modo incontrollato dall’Italia verso l’Austria a causa della chiusura della rotta balcanica» ha aggiunto Mikl-Leitner. «L’Italia non può contare sul fatto che il Brennero resti aperto, se arrivassero flussi incontrollati di migranti». Posizione rafforzata dalle parole del ministro degli Esteri Sebastian Kurz: «La maggior parte arriva in cerca di una vita migliore. Sino a che viene loro concesso di passare continueranno ad arrivare sempre di più». «I segnali di invito sono sbagliati», ha sottolineato Kurz.

NESSUNO, al momento, ha fissato date anche se le indiscrezioni vorrebbero il blocco in atto dal primo giugno. Ma l’Austria si lascia un margine di manovra in attesa degli ipotizzati sbarchi e di vedere se Roma si ravvede con misure di controllo più stringenti sollecitate anche dalle province autonome di Bolzano e Trento: «Il Trentino non può diventare un gigantesco hotspot». In attesa delle nuove ondate la Svezia ha deciso di prolungare di un mese i controlli alle frontiere. Intanto potrebbe slittare il previsto vertice europeo fissato per il 23 e 24 giugno. Si vuole evitare che coincida con il referendum in Gran Bretagna sulla Brexit.

Il Resto del Carlino