Migranti, Meloni alla Ue: “Stati bandiera si assumano responsabilità delle Ong”

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In questa fase complessa l’Unione europea è chiamata a un compito arduo. L’Italia ha tutte le carte in regole per un ruolo da protagonista“. Ha esordito così nel suo intervento Giorgia Meloni, che al Senato sta tenendo le comunicazioni in vista del Consiglio europeo del 23 e 24 marzo. Il capo del governo ha rivendicato i risultati ottenuti sull’immigrazione, un problema che ormai sta diventando strutturale: “L’Ue deve difendere le frontiere da organizzazioni criminali che lucrano sugli esseri umani. Bisogna fermare a monte le partenze irregolari“.

L’appello all’Ue

Il presidente del Consiglio ha invitato gli stati di bandiera che finanziano le Organizzazioni non governative (Ong) ad “assumersi le responsabilità che il diritto del mare assegna loro“. Ha fatto notare che il piano dell’Europa sulla gestione dell’immigrazione presenta punti importanti e che fino a poco tempo fa erano “inimmaginabili“: ad esempio si pone proprio “il principio del coinvolgimento degli Stati di bandiera delle Ong nelle operazioni Sar“.

I passi in avanti sono dunque accolti in maniera positiva da Meloni che, nonostante il cambio di paradigma, ha invitato l’Ue ad agire ulteriormente in maniera tempestiva: “Non c’è più un solo minuto da perdere, è ora di tradurre le conclusioni. Ho scritto ai leader europei per ribadire che noi non possiamo attendere oltre, non possiamo aspettare inermi il prossimo naufragio“.

L’apertura all’Italia

La lettera di preconsiglio inviata da Bruxelles a tutti i leader dei 27 Paesi di fatto riserva ampio spazio alle priorità del governo ai fini di una riforma complessiva che sia più equilibrata: rafforzare le frontiere esterne, cooperare sui rimpatri e trovare una soluzione “equa e sostenibile” per la gestione del fattore immigrazione. E non va dimenticato che è stata recepita una logica più espansiva sugli aiuti finanziari che dovrebbero andare oltre i 500 milioni già pattuiti.

Nelle ultime ore Meloni ha continuato a lavorare nel dettaglio alle posizioni che l’Italia porterà a livello Ue sulle principali tematiche di attualità. Il Meccanismo europeo di stabilità (Mes) non viene considerato il centro delle discussioni e dunque non rappresenta una priorità, mentre sul fronte dell’immigrazione si vuole aiutare la Tunisia per evitare un’ondata di sbarchi provocata da un’eventuale crisi e continuare a contrastare gli scafisti. Nella telefonata di ieri con il cancelliere federale tedesco Olaf Scholz si è parlato anche del sostegno all’Ucraina.


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