
In arrivo in queste ore nei porti italiani diverse navi di soccorso con a bordo migranti.
Circa 200 migranti sono giunti al porto di Reggio Calabria e stanno per sbarcare dal peschereccio intercettato ieri sera dalla guardia costiera al largo di Brancaleone. Sul motopeschereccio, scortato da due unità navali della capitaneria di porto e una della guardia di finanza, i migranti sono circa 400. Gli altri 200, infatti, saranno accompagnati a Messina. I numeri e la nazionalità dei migranti non sono ancora confermati fino al termine dello sbarco. Al porto è già arrivato uno dei pullman che, dopo l’identificazione e i controlli medici, condurrà i migranti al centro di prima accoglienza in attesa di essere trasferiti in base al riparto stabilito dal ministero dell’Interno. Le operazioni di accoglienza sono coordinate dalla prefettura di Reggio Calabria.
E’ attraccata al molo ‘3 gennaio’ del porto di Salerno la nave Geo Barents, con a bordo 248 migranti. L’imbarcazione di Medici Senza Frontiere proviene dalla Sicilia. L’imbarcazione ha fatto ingresso nel porto scortata da alcune motovedette della Guardia di Finanza. A bordo della nave ci sono anche 84 minori, di cui 78 non accompagnati, e appena concluse alcune procedure burocratiche avrà inizio lo sbarco dei migranti.
La Humanity 1 è attesa invece al porto di Bari. A bordo ci sono 261 persone soccorse in mare nei giorni scorsi di cui 93 minori, 140 uomini e 28 donne. Dopo essere sbarcati, i migranti saranno sottoposti alle procedure di controllo sanitario e identificazione. Gran parte delle persone partirà per centri di accoglienza in altre regioni mentre i minori non accompagnati resteranno in Puglia e un altro gruppo di migranti sarà ospitato nel Centro accoglienza e richiedenti asilo (Cara) di Bari-Palese.
Nessun dietrofront sull’immigrazione. Il Viminale – fanno sapere fonti del ministero – ha dato via libera all’approdo delle navi delle ong perché l’approssimarsi del maltempo e le condizioni del mare avrebbero a breve esposto le persone a bordo a rischi.
Le ong, come già accaduto precedentemente, proseguono le fonti, “ne avrebbero tratto un pretesto per dichiarare lo stato di emergenza a bordo e avrebbero così fatto ingresso nei porti della Sicilia, i cui centri di accoglienza sono già congestionati di presenze, rimanendo peraltro in prossimità dei loro scenari operativi”.
Le azioni delle Ong “spesso rischiose e provocatorie favoriscono in molti casi l’ingresso in Italia di migranti economici che non hanno alcun diritto a entrare e rimanere in Italia. È questo a prescindere dai dichiarati intenti umanitari”. Così fonti del Viminale, aggiungendo che “le Ong rappresentano un fattore che incentiva i migranti a partire. Fanno pattugliamento sistematico. Portano in acque italiane migranti raccolti in acque di altri Paesi. Raccolgono in mare persone che hanno pagato uno scafista, dunque un criminale, per entrare illegalmente in Italia”. Alcune ong, si sottolinea, “finiscono per rappresentare, anche loro malgrado, un elemento chiave della filiera che ingrossa l’immigrazione irregolare in Italia”.
“Il Viminale è già al lavoro per presentare nuove norme per garantire la sicurezza delle frontiere e stroncare la tratta degli esseri umani che arricchisce gli scafisti e non solo. Dobbiamo arrivare a un sistema di ingressi regolari, nell’interesse degli stessi aventi diritto”. Così fonti del ministero, le quali ricordano che “la linea del Governo è chiara: 1) contrasto all’immigrazione irregolare; 2) inserimento e integrazione dei migranti regolari, con appositi accordi con i paesi di transito e di partenza”.
Le navi delle ong hanno ricevuto il place of safety dall’Italia per attraccare ma il governo assicura che questo non significa nessun passo indietro sulla politica dell’accoglienza. Nessuna linea soft dunque, tanto che anche sulla rotta balcanica, Md, Arci Asgi, Acli e Cgil richiamano il governo al rispetto della legge italiana e delle convenzioni internazionali perché i “‘respingimenti informali’ in Slovenia sono una gravissima violazione dei diritti umani”.
Il Viminale ha annunciato di essere “già al lavoro per presentare nuove norme per garantire la sicurezza delle frontiere e stroncare la tratta degli esseri umani che arricchisce gli scafisti e non solo. Dobbiamo arrivare a un sistema di ingressi regolari, nell’interesse degli stessi aventi diritto”.
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